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Fagioli “porta clienti” tra i calciatori: da Bellanova a McKennie, ecco le chat che lo incastrano

Nicolò fagioli - Fiorentina

Nelle conversazioni con De Giacomo, Fagioli ride, chiede bonus e nomina colleghi come Zaniolo, Tonali, Perin e Cancellieri

Dalle carte dell’inchiesta sulle scommesse illegali condotta dalla Procura di Milano, come scrive Tuttosport, emergono nuovi dettagli che aggravano la posizione di Nicolò Fagioli. Il centrocampista, secondo gli inquirenti, non si limitava a scommettere: aiutava attivamente l’organizzazione a reclutare nuovi giocatori, spesso suoi compagni o avversari in campo.

In una chat del 23 ottobre 2022, Fagioli scriveva a Fabrizio De Giacomo, uno degli indagati finito ai domiciliari: “Sai qual è il bello?“, e poi rideva: “Che glielo sto consigliando io“. Il riferimento era a Raoul Bellanova, allora all’Inter, da poco entrato nel giro delle scommesse. De Giacomo confermava: “Ha preso 2-3 sberle di fila“, ovvero aveva già perso diverse volte. Fagioli ironizzava: “Sto ridendo da solo… Qual è la mia percentuale? Che mi carichi la metà?… Io anche consigliare a perdere… Devi caricarmi perché ti porto i clienti… Glieli ho detti tutti e tre io, due gliele ho fatte perdere e una vincere“. Queste parole, secondo i pm, dimostrano “una propensione attiva, su impulso di De Giacomo, nella ricerca di nuovi scommettitori“. Tra i nomi che Fagioli avrebbe ‘portato’ figurano anche Pinsoglio e Gatti, entrambi non indagati, ma ritenuti poco interessanti per le somme basse scommesse.

Un altro nome chiave è quello di Weston McKennie. In una chat del 27 dicembre 2022, De Giacomo scriveva a Fagioli: “Ma stavo pensando… ma il buon Weston… ma perché non me lo fai prendere agli altri giochi? Che sei lì che dormi… che l’altro giorno avete mandato la foto che ha vinto al casinò…“. Il giorno seguente, il 28 dicembre, si parla anche di un pagamento di 5 mila euro riconducibile allo statunitense.

I pm evidenziano come “Fagioli venisse ricompensato per ogni nuovo cliente“, con bonus o riduzioni del debito di gioco. In un’altra conversazione, del 14 novembre 2022, Fagioli riferisce di aver indicato a Nicolò Zaniolo (all’epoca alla Roma) la piattaforma vipsport360. De Giacomo lo incita: “Bravo, catturalo… lavora per me… stargli vicino che se lo catturo bene, bene bene, come cliente chiaramente poi ti faccio il regalo a te“. E i ‘regali’ arrivavano davvero: denaro da scommettere o sconti sul debito. Fagioli li pretendeva apertamente: “Ti porto i clienti“, scriveva. Tra questi anche Cancellieri, allora alla Lazio. “Vado da Cancellieri per farlo giocare“, diceva Fagioli. E De Giacomo rispondeva: “Stiralo… mandalo steso“.

Analogo approccio con Sandro Tonali, che secondo le carte avrebbe ricevuto un ‘ritorno’ sulle giocate dei clienti da lui segnalati, tra cui Alessandro Florenzi, identificato nelle chat con il nome ‘italia‘. Spunta anche il nome di Mattia Perin, già alla Juve nel 2022. “Forniva un nuovo sito di gioco“, ma Fagioli ne avrebbe segnalato problemi tecnici per convincere i compagni a passare alla piattaforma gestita da De Giacomo. Il quadro è ampio: “Diversi gruppi WhatsApp“, si legge negli atti, “vedevano partecipi soggetti come Tonali, Fagioli, McKennie, Bonaiuto, Perin, Paredes, Falzarano, Marinoni, Caianiello, Ricci e altri, che si organizzavano per giocare insieme in stanze virtuali chiuse“.

Dalle testimonianze del 2023 e 2024 emergono ammissioni dirette: Tonali ha parlato di un debito “di 500 mila euro“. I magistrati non usano giri di parole: “Gli organizzatori del giro di scommesse si sarebbero insinuati in un contesto socio-culturale di persone particolarmente suggestionabili, sia per la giovane età, sia per la disponibilità economica, che veniva spesa con imprudenza nel gioco d’azzardo“.

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