Uomo-squadra e rivelazione di stagione, Kouame anche ieri è stato tra i migliori. Tante cose buone nella sua prova, è mancato solo il gol
Christian Kouame meritava il gol, non fosse altro che per la soddisfazione personale a coronare una prestazione davvero a tutto tondo, piena di tante cose belle. Dall’assist a Jovic per il momentaneo pareggio della Fiorentina al tiro da oltre trentacinque metri che ha costretto il portiere turco ad una parata dall’altissimo coefficiente di difficoltà («Ricordando un gol di Drogba all’Everton, ho provato anche io quella giocata»), dall’azione clamorosa della ripresa quando praticamente si è auto-lanciato scavalcando tre-quattro avversari con un unico movimento al colpo di testa parato ancora dal portiere dei turchi e su cui Jovic ha avuto vita facile per la ribattuta del sorpasso viola. La super prestazione rimane, la sensazione-impressione, anzi certezza, che l’ivoriano sia ormai diventato il vero faro attrattivo per i compagni e di conseguenza per la Fiorentina anche. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
INCISIVO. Leader. In campo prima di tutto: è lì dentro che Kouame riesce ad esprimere tutti i cavalli che appartengono al suo motore e quando riesce ad abbinarci qualità e concretezza per gli avversari sono dolori e per la Fiorentina un bel vantaggio. Come ieri sera, ultima di una serie di occasioni che si stanno ripetendo via via sempre con maggior frequenza dall’inizio dell’anno: Italiano chiede, Kouame esegue. Partendo da quella fascia a lui tanto cara e dove sa aprirsi praterie, per poi accentrarsi e far valere le sue doti balistiche nei tagli spesso micidiali per i difensori che non sanno come arginarlo. “Di solito giochiamo più larghi, ma in questa circostanza Italiano mi ha chiesto di affiancare Jovic non appena avessi avuto la possibilità. E i risultati si sono visti”. Eccome se si sono visti.
Di
Redazione LaViola.it