Il brasiliano è il titolare indiscusso su quella fascia, Pierozzi finora è stato sempre out (e potrebbe andar via): Italiano ‘si fida’ di Kayode o si va sul mercato?
E’ uno dei ruoli oggetto di riflessione da parte di tecnico e dirigenti. Quello di terzino destro. Ovviamente non per il titolare, che non si discute: Dodo sarà il protagonista su quella fascia, dopo aver superato i problemi iniziali di adattamento e aver chiuso in crescendo la sua prima annata a Firenze. Piuttosto la riflessione è su chi sarà il suo vice. Salutato Venuti, tutto portava ad una chance per Niccolò Pierozzi, che però è stato sfortunato e di fatto non ha mai iniziato la preparazione con i compagni. C’è anche Kayode, promettente ma acerbo. Dunque, che fare?
I DUE GIOVANI. Dodo la scorsa stagione ha garantito grande continuità di presenza. Da metà gennaio ha rifiatato solo in due partite, chiudendo con 50 presenze complessive su 60 gare della Fiorentina. È ovvio però che, nel gioco delle coppie che vuole Italiano, serva un giocatore in grado di farlo rifiatare in certe occasioni. Quasi impossibile che sia un terzino di livello simile al brasiliano. Ma una scelta andrà presa. A bocce ferme, a giugno, la società e l’allenatore volevano valutare da vicino Niccolò Pierozzi, terzino reduce da due ottime stagioni in prestito tra Serie C e Serie B. Il classe 2001, però, è stato fin qui sempre fuori, con un’infezione addominale che lo ha portato anche ad essere ricoverato a Careggi. Insomma, sfortuna pura, perché ha saltato l’estate che poteva svoltargli la carriera. Il suo posto, per così dire, se l’è preso Michael Kayode, classe 2004 già aggregato al gruppo di Italiano nella scorsa stagione. Reduce dal gol vittoria all’Europeo Under 19, si è subito presentato al Viola Park rinunciando alle vacanze. Tanta, infatti, la voglia di convincere l’allenatore. E a guardar bene Kayode nelle varie amichevoli pre-campionato non ha certo demeritato. Anzi. Certo, è acerbo e deve crescere, specie in fase difensiva. Ma le potenzialità sono importanti.
OCCHIO ALLE LISTE. Bisognerà capire, insomma, se le prove di queste settimane avranno convinto Italiano a ‘fidarsi’ di Kayode. Mentre per Niccolò Pierozzi, nel frattempo, si è parlato soprattutto di mercato, con la destinazione Spezia molto probabile in caso di passaggio di Holm dai liguri al Sassuolo. C’è poi un altro aspetto da considerare. Ovvero quello delle liste. Venuti occupava uno dei pochi slot dei ‘cresciuti nel vivaio’, sia Kayode che Pierozzi permetterebbero di ‘risparmiare’ un posto sia in Serie A (entrambi Under 22 e quindi inseribili liberamente) sia in Conference (il primo è inseribile in Lista B, il secondo tra i ‘cresciuti nel vivaio’). L’altra strada porta al mercato. Si è parlato di Stojanovic (’95) dell’Empoli, qualcuno spingeva per il profilo di Gendrey, classe 2000 del Lecce. Per inserire uno di questi due, o comunque un altro Over 22, bisognerebbe ‘sacrificare’ uno slot nelle liste che già ad ora sono un rompicapo. In Serie A c’è un po’ più di margine, visto che i giovani come Infantino e Beltran sono inseribili liberamente (ma già ci sono ad oggi da ‘tagliare’ almeno due giocatori), mentre in Conference risulterebbe più complicato inserire un altro Over. Ecco perché sarà una scelta da prendere attentamente. Tra valorizzazione dei giovani in casa e l’intrigo liste. Perché prendere un altro terzino sul mercato vorrebbe dire rinunciare ad un centrocampista o ad un attaccante in più.
Di
Marco Pecorini