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Diritti tv, 24 pacchetti per attrarre investitori: Fiorentina contraria

Il bando per i diritti tv del prossimo triennio è stato rimandato al 16 maggio: viola contrari alla nuova modulazione

L’assemblea che dovrà approvare il bando per i diritti tv del prossimo ciclo slitta al 16 maggio. Nell’appuntamento di ieri i club hanno dato un assenso di massima alla modalità di composizione dei vari pacchetti. Otto, ognuno dei quali declinato su base triennale, quadriennale e quinquennale.

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Come concesso dal recente cambio di normativa della Legge Melandri. Scrive La Gazzetta dello Sport. Un totale di 24 proposte rivolte ai broadcaster. Che verranno pubblicati subito dopo l’approvazione. L’obiettivo della Lega è incassare almeno un miliardo.

Anche grazie alla grande flessibilità dei pacchetti proposti e alle molteplici configurazioni. Un modo per dare possibilità a tanti soggetti diversi e provare a richiamarne di nuovi, Amazon su tutti. Il rinvio è dipeso dalla necessità di una modifica allo statuto che permetta la cessione dei diritti d’archivio della stagione corrente (si intendono quella in corso e la passata) in maniera centralizzata e non più individuale.

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Altro aspetto che mira a valorizzare il prodotto e da cui la Lega vorrebbe ricavare tra il 3 e l’8% della cifra totale. Nella votazione informale che doveva testate l’umore dei club sul punto c’è stata quasi totale uniformità, con il voto contrario delle sole Fiorentina e Udinese.

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Il presidente di Lega Casini conferma: «Sul bando c’è l’accordo sostanziale, è forse il più importante da quando esiste la legge Melandri, è il primo che può arrivare a offerte di 5 anni».


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