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Dal sogno Tonali a Bennacer, fino agli ex Bonaventura, Saponara e Tatarusanu: quanti incroci a San Siro

Tonali e Bonaventura

Il lungo pressing per l’ex Brescia, quello a vuoto per l’ex Empoli: ora compongono la diga di Pioli. Tanti ex domenica sera, anche Rebic

“Tonali ci piace, è forte. All’assemblea di Lega Joe ha parlato con Cellino, il quale ha detto di non volerlo vendere e per questo abbiamo chiuso con quell’idea”. La conferma di Pradè arrivava nell’estate 2019, quella dell’arrivo di Commisso. Un lungo sogno di mercato, Sandro Tonali, allora ottimo prospetto del Brescia. Un sogno rimasto tale, perché il centrocampista si trasferì poi al Milan l’estate successiva: un primo anno complicato, poi una crescita esponenziale. Oggi è tra i leader della squadra di Pioli che domenica ospiterà la Fiorentina.

SOGNI RIMASTI TALI. Tanti incroci, a San Siro. Quel che poteva essere e non è stato. La Fiorentina, in realtà, non è stata mai vicinissima a Tonali, proprio per il muro di Cellino, che poi offrì pure lo ‘sconto’ ai rossoneri nell’estate 2021 per il riscatto del giocatore. Più vicino fu invece Bennacer, proprio in quei mesi: Corsi confermò il forte interesse viola, ma dopo una grande Coppa d’Africa (trascinatore dell’Algeria poi campione) il centrocampista passò proprio al Milan. Anche lui, poi, è diventato un punto fermo dei rossoneri, tra i migliori anche quest’anno.

MERCATO MANCATO. In estate, invece, si era parlato in chiave viola di Kjaer, ma non è mai stato più di un’idea, vista la voglia del danese di restare con Pioli. Se ne parlava nei giorni in cui Milenkovic sembrava destinato a partire, con il Milan che era una delle squadre interessate. Niente avvicendamento, domani di nuovo avversari: Simon in rossonero, Nikola in viola. Mentre al Milan era stato accostato più volte Ikonè, visti anche i rapporti stretti con il Lille. Ma il francese è poi arrivato a Firenze a gennaio. Infine Messias, tanto ‘chiacchierato’ quando doveva lasciare il Crotone: anche lui finì poi al Milan.

DA BONAVENTURA A SAPONARA. E poi i tanti ex. In casa viola ci sono Bonaventura e Saponara, due dei protagonisti dell’ultima vittoria con la Salernitana. Sei anni, 184 partite, 35 gol e 30 assist, con la Supercoppa Italiana vinta contro la Juve (con il gol dell’1-1 a Doha): questo il bilancio del Bonaventura rossonero. Anni belli e complicati, i suoi, con l’addio amaro in scadenza di contratto: “Potevo ancora dare tanto, ma il giocatore e l’uomo il Milan lo ha visto tutto”, disse. Così la ripartenza alla Fiorentina e ora i due gol di fila che lo hanno rilanciato a protagonista. Come Saponara, con il gol capolavoro a Riga e l’assist geniale per Jovic con la Salernitana. Al Milan, per Ricky, un’occasione mancata: aveva 22 anni quando sbarcò in rossonero dopo l’exploit con l’Empoli, ma in mezzo a diversi infortuni giocò appena 8 partite. Poche per far provare a convincere la piazza in un momento storico delicato per il Milan. Da ex si è ‘vendicato’ più volte: i rossoneri sono infatti la sua vittima preferita in Serie A, con 4 gol e 2 assist in 12 incroci. Tra cui la rete, bellissima, nel 4-3 al Franchi lo scorso anno.

DA TATA A REBIC. Sponda rossonera, invece, si parte da Tatarusanu, 101 presenze in viola tra il 2014 e il 2017: sarà lui tra i pali anche domenica, visto l’infortunio di Maignan, così come era in campo lo scorso anno proprio nel 4-3 al Franchi. Il portiere rumeno, oggi 36 anni, partì come riserva di Neto, salvo poi prendere il posto del brasiliano che andò a zero alla Juve. Infine Rebic, che dovrebbe partire dalla panchina domenica: pescato 20enne da Pradè nell’RNK Spalato, in viola ha giocato solo 12 partite con 3 gol, senza mai riuscire a imporsi. Una lunga serie di prestiti e l’addio definitivo per restare all’Eintracht Francoforte, con furia viola poi su quella percentuale di rivendita parecchio ridimensionata nello scambio tra il croato e Andrè Silva: aveva un valore di mercato di oltre 30 milioni nell’estate 2020 (quando ci fu lo scambio), ma alla Fiorentina invece di un discreto ‘tesoretto’ arrivarono solo 2,5 milioni di euro (come rivelò la Bild). Ancor più male fece sul campo quando tornò a giocare al Franchi con il Milan, a segno nell’1-1 nel febbraio 2020.

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