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Dal mercato flop ai senatori in forte calo: viaggio nella crisi viola. Dal 4° posto a fuori dalla zona Europa

La fiorentina aveva chiuso il 2023 al 4° posto, ora sarebbe fuori dall'Europa. Colpe della società, ma anche di giocatori e allenatore

Anatomia di una crisi. Scoppiata all’improvviso, inaspettata, come le bolle nei mercati finanziari. La Fiorentina ha festeggiato il Natale e il Capodanno in zona Champions, al quarto posto solitario dietro Inter, Juve e Milan.

Un mese e mezzo dopo, la Viola è all’ottavo posto, addirittura fuori dalla zona Conference, e con il Napoli che, avendo una partita in meno, potrebbe sorpassarla. Un 2024 da partenza falsa, da incubo. Urge una reazione con l’Empoli, domani, per non aggravare una crisi già profonda.

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Ma cosa è successo perché la Viola appassisse così? Colpe per tutti, a partire dalla società, scrive La Gazzetta dello Sport. SENATORI APPASSITI. I primi problemi sono tecnici. La Fiorentina poggiava su tre giocatori: Nico Gonzalez, Bonaventura e Arthur, i primi due capocannonieri della squadra.

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Beh, Nico è stato fuori a lungo e da quando è tornato non fa la differenza. Jack si è perso, anche per il dissidio sul rinnovo del contratto, e non sa più tornare. E Arthur non è più il metronomo che faceva girare la squadra come fino a poco tempo fa. «Nico dopo 70 minuti deve essere sostituito, non ha più di quel tempo nelle gambe.

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E Arthur è al 40% della condizione», ha detto Italiano. MERCATO FLOP. L’arrivo del Gallo è una scommessa, ma può essere la benzina per un attacco che non riesce proprio a produrre gol. Il problema è che Italiano chiedeva, anche pubblicamente, degli esterni come rinforzi, fonte principale del suo gioco.

Joe Barone e Pradè hanno ceduto Brekalo e non hanno preso nessuno. Così il tecnico gigliato, Nico a parte, deve continuare a insistere su Ikoné, che dopo aver sempre deluso ha avuto un guizzo di rinascita a Frosinone ma a Bologna è tornato immediatamente nell’anonimato; e su Sottil, incostante e spesso con problemi fisici. La coperta è corta.

Ma anche Italiano ha le sue responsabilità: ha perso il tocco magico, la sua Viola non ha né ritmo né determinazione.


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