La società viola confidava nelle dimissioni del tecnico parmigiano, che non sono arrivate. Si tratta la separazione
Stefano Pioli non più allenatore della Fiorentina che è ancora allenatore della Fiorentina: non è un paradosso, ma la fotografia di una realtà inimmaginabile che si sta vivendo all’interno del Viola Park. Lo scontro tra il club di Commisso e il tecnico emiliano è ormai aperto, dopo che anche ieri non è stata trovata la soluzione a ciò che era parso inevitabile fin dalle 17 di domenica pomeriggio. Per il club viola la separazione sarebbe dovuta avvenire via dimissioni dell’allenatore, che invece mai ha pensato di darle sottoscrivendo una lettera neppure pensata. Né l’altro ieri, nel primo confronto con i dirigenti e Commisso collegato dagli Stati Uniti, né tanto meno ieri quando le due parti si sono ritrovate di fronte per formalizzare un divorzio non più evitabile. E se era parso chiaro che non sarebbe stata una cosa semplice, gli eventi l’hanno trasformato in uno scontro senza vincitori e un vinto: la Fiorentina. Così il Corriere dello Sport – Stadio.
MURO CONTRO MURO. La giornata di ieri è stata lunga, tesa e convulsa. Muro contro muro, con richieste respinte e contro-richieste non accettate in un braccio di ferro che è diventato velocemente economico. La Fiorentina per non pagare con l’esonero i tre milioni a stagione sul contratto di Pioli fino al 2028, rispondendo ad esigenze di bilancio e di fair play finanziario. Pioli per non rinunciare all’ingaggio con le dimissioni. Però, anche dal bunker più bunker qualcosa esce e così è stato dalle riservatissime stanze del Viola Park, dove sempre il direttore generale Ferrari e il direttore tecnico Goretti hanno iniziato dal mattino un’altra serie di confronti e di trattative per arrivare al capolinea di un rapporto nato sotto i migliori auspici e concluso peggio che non si può: qualsiasi sia l’angolo di osservazione per giudicare. Solo che le posizioni, se erano ferme domenica pomeriggio, sono diventate irremovibili di qua e di là praticamente subito con il lunedì mattina e poi con lunedì pomeriggio. E a quel punto, aggirando il fuso orario con il presidente Commisso nuovamente coinvolto e messo al corrente minuto per minuto della situazione che non evolveva verso un punto positivo.
OGGI PER FORZA. Anzi. Passavano le ore e nulla si muoveva, disperdendo nell’aria le voci (quelle erano per forza di cose in assenza di un riscontro ufficiale) adesso di transazione offerta dalla Fiorentina garantendo a Pioli e lo staff gli emolumenti previsti per questa stagione e chiedendo allo stesso un’assunzione di responsabilità, adesso la proposta del tecnico parmigiano di inserire anche il secondo anno sul contratto. Voci, appunto. E comunque zero risultati concreti prodotti eventualmente nel mondo reale, visto e considerato che si è andati avanti muro contro muro per tutto il giorno, mentre nel frattempo Pioli si dedicava all’allenamento dei sette-otto calciatori che non avevano giocato contro il Lecce. Piccole anche se non marginali deviazioni al tema non risolto che sta squassando il Viola Park: ma oggi la soluzione deve arrivare per forza.
												
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																							
																							
																							
																							
									
																	
									
																	
									
																	
									
																	
														
														
Di
Redazione LaViola.it