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CorSport: Italiano-Viola, strategia condivisa sul mercato. Rinnovo: si lavora sui bonus. Nessuna ‘deadline’

Italiano

Il tecnico e Firenze attendono novità per l’annuncio ufficiale del rinnovo. Parti al lavoro sulla parte economica, mentre sugli obiettivi ci sarebbe sinergia

La Fiorentina di Italiano, voluto a tutti i costi a Firenze dai dirigenti. Firenze freme in attesa dell’annuncio ufficiale del rinnovo. E se il comunicato ritarda, è solo nella logica dei tempi necessari per dirimere le questioni che si sviluppano su due direttrici: quella economica e quella progettuale. Sulla prima non c’è ancora intesa, sulla seconda è totale anche se le cose da fare (leggi: acquisti e cessioni) sono tante per arrivare a definire il nuovo gruppo. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

STRATEGIA CONDIVISA. Società e tecnico sono in sintonia su ruoli, nomi e profili: Italiano suggerisce, Barone, Pradè e Burdisso accolgono e indicano quello che si può fare e quello non si può fare. È stato ed è così per Dodô, ad esempio, individuato come naturale erede di Odriozola e su cui la Fiorentina è andata dritta strappando intanto il sì dell’esterno brasiliano per provare adesso a convincere lo Shakhtar ad abbassare da venti a dieci-dodici milioni la richiesta per cederlo. Con un ottimismo che non decresce. E poi le idee per gli altri ruoli da rinforzare: strategie in accordo con Italiano.

QUESTIONE DI BONUS. Accordo che non c’è ancora sotto il profilo economico e che le parti stanno cercando senza ansia: la Fiorentina vuole Italiano e sa che Italiano non cerca un’altra squadra, Italiano vuole la Fiorentina e sa che la Fiorentina non cerca un altro allenatore. Partendo da un contratto che tiene il tecnico siciliano a Firenze fino a giugno 2023, con opzione a favore del club di portarlo a giugno 2024. Però, il punto d’arrivo è un altro: è il 2025. Italiano ha dimostrato il proprio valore riportando la Fiorentina in Europa e, come farebbe qualsiasi professionista, chiede un riconoscimento economico: da un milione (meno) di adesso a 1,5 per poi salire a due può essere una buona chiave di lettura, oltre si entra in un campo minato. Comunque, una gratificazione sostanziosa, da estendere poi anche allo staff che ha un rapporto con il club che percorre altre strade rispetto a quelle dell’allenatore. La posizione della Fiorentina? Comprende la richiesta, ma ha rilanciato con una proposta di aggiungere bonus variabili per entità economica al raggiungimento dell’obiettivo nella stagione 2022-23: un piazzamento da Champions League vale tot, quello da Europa League vale a sua volta tot, la conquista della Coppa Italia e della Conference League avrebbero un loro premio. Di questo stanno discutendo. Non c’è una scadenza, forse nemmeno il ritiro di Moena: ma prima si risolve e meglio è.

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