Finisce come a febbraio, con il Como superiore e vincente al Franchi. Stavolta però pochi alibi. E i tifosi si fanno sentire
È finita come lo scorso febbraio, cioè con la vittoria al Franchi di un Como superiore e con più qualità nel gioco (2-0 per i lariani nella scorsa stagione, 2-1 ieri sera), solo che allora la Fiorentina si era presentata con Zaniolo centravanti per l’assenza di Kean, mentre stavolta si è presentata con Kean e al completo di attaccanti e di tutti gli altri calciatori, ma con un 4-4-2 che Pioli ha deciso mettendo da parte i due mesi di 3-5-2 e dintorni: per mezz’ora la Fiorentina è stata dentro al match sulla corsa, sull’agonismo e sugli errori del Como, poi appena i lariani si sono organizzati trovando le misure e i collegamenti giusti per la squadra viola è stata notte fonda. Fondissima. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
FISCHI E CORI. Anche al triplice fischio è stato come a febbraio, anzi peggio: Bonacina (maluccio) al nono minuto di recupero diceva basta e a quel punto fischiava tutto lo stadio, la Fiesole sibilava di rabbia “meritiamo di più” e “rispettate la nostra maglia”, “tirate fuori le palle”, “bisogna correre per vincere” aggiungendo un coro offensivo nei confronti di Pradè, infine i fischi sono aumentati d’intensità quando la squadra al completo si è schierata nell’area di rigore che guarda la Curva. Anche se siamo a fine settembre sarebbe un errore fermarsi ad un’analisi superficiale della situazione e peggio che mai minimizzarla: Pioli, intanto, si è preso la fiducia della società per bocca di Pradè.
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Redazione LaViola.it