Commisso, una sfida dopo l'altra: ora coinvolti i tifosi. Conteranno sempre più i risultati

Il presidente ha chiesto il sostegno dei tifosi, criticandoli però per il coro dopo il Bologna. Si apre una nuova fase nel rapporto piazza-società

Tutti dentro al grande pentolone delle incomprensioni, anche i tifosi per il coro dopo il ko interno contro il Bologna («Fate ridere»). Ai sostenitori della squadra comunque il presidente Commisso ha rivolto un appello sentimentale («E’ facile tifare quando le cose vanno bene, l’amore vero si vede nei momenti di difficoltà»): un colpettino al cerchio e uno molto più tattico alla botte, è evidente l’importanza che la proprietà ha sempre attribuito al cosiddetto ’popolo viola’, il generatore di incassi che tutto muove.

Come è successo spesso in questa stagione: nel gelo di domenica c’erano 30mila spettatori per Fiorentina-Bologna. Così scrive La Nazione. PARAGONI E RISULTATI. Commisso proprio non riesce a entrare in sintonia con l’altalena sentimentale del calcio italiano, un mondo che dopo quasi 4 anni continua a sorprenderlo in modo negativo.

Ai tifosi viola risultano probabilmente più incomprensibili i paragoni con lo sport statunitense, ma questo è un altro discorso. L’ultima uscita del presidente ha cambiato la prospettiva del confronto, augurandosi il sostegno dei tifosi viola e nello stesso tempo criticandoli per il modo in cui hanno espresso delusione dopo una sconfitta casalinga.

Nessuno è in grado di fare previsioni sulle conseguenze, proprio perché a memoria non era mai successo nella storia della Fiorentina. Di sicuro da qui in poi i risultati della squadra saranno ancor più determinanti per orientare le simpatie e gli eventuali momenti di tensione.