Prosegue la battaglia di Rocco Commisso contro le commissioni agli agenti dei calciatori. Prima furono Mendes e Ristic, ora Torreira e Grillitsch
La battaglia di Commisso contro le commissioni ai procuratori prosegue, scrive il Corriere Dello Sport.
BATTAGLIA. La posizione del patron viola si conferma in prima linea contro una problematica del mondo del calcio, che secondo un report della Fifa pubblicato lo scorso agosto, negli ultimi dieci anni dal sistema-pallone ha visto la fuoriuscita di 3,5 miliardi di dollari versati a intermediari di mercato e manager, contribuendo a un incremento del 388% rispetto al 2019.
MENDES-RISTIC. In principio fu Mendes, che nell’ambito dell’allestimento della rosa per la stagione 2021/22 (destinata a Rino Gattuso) aveva chiesto , per il tesseramento in viola di Sergio Oliveira, Jesus Corona e Gonçalo Guedes, un bonus alla firma di circa 30 milioni. La Fiorentina ha dovuto lottare con le richieste esose dei manager di Vlahovic per un rinnovo che poi, tuttavia, non è mai arrivato, complici le costose provvigioni che Ristic pretendeva.
TORREIRA-GRILLITSCH. In attesa di far chiarezza anche sul motivo dello strappo con Torreira (tra le cause del mancato riscatto ci sarebbe stata anche una battaglia con Pablo Bentancur per alcune commissioni non versate), l’ultimo è stato il caso Grillitsch, col bonus alla firma di 2 milioni chiesto dal padre.
15 MILIONI. Da quando Commisso ha comprato la Fiorentina sono stati circa 15 i milioni di euro versati come compensi agli agenti dei calciatori acquisiti, 8,2 dei quali nel 2021. Una dura ma allo stesso tempo costosissima battaglia.
Di
Redazione LaViola.it