La clausola che lega Italiano alla Fiorentina è comunque altissima. 10 milioni: il doppio di Xavi e Montella, più di Sarri, meno di Nagelsmann e pochi altri nella recente storia dei tecnici
I 10 milioni di euro da pagare in un’unica tranche per interrompere il legame contrattuale tra Italiano e la Fiorentina rappresentano (comunque) una cifra altissima per quanto riguarda un allenatore.
XAVI, NAGELSMANN, MOURINHO. Sarebbero, infatti, il doppio rispetto a quanto pagato dal Barcellona per portar via Xavi ai qatarioti dell’Al Sadd (o meglio, 2,5 milioni pagati dai blaugrana e altrettanti dallo stesso tecnico) ma meno della metà rispetto ai 25, bonus inclusi, che il Bayern Monaco ha dato al Lipsia per Nagelsmann, record assoluto per quanto riguarda i soldi spesi da una società per ingaggiare un tecnico legato da un contratto con altre società. A sua volta, il Lipsia ne spese 5 per prendere lo stesso tecnico ai tempi dell’Hoffenheim. Ci sono diversi altri casi di tecnici legati da clausola rescissoria: l’aveva anche Mourinho nell’anno del triplete all’Inter, con una cifra di 16 milioni che poi, Moratti, decise di annullare. Il Chelsea ne pagò 15 al Porto per Villas Boas, 8 al Napoli per prendere Sarri, mentre Koeman venne pagato 5 milioni dal Barcellona alla federazione olandese.
MONTELLA. Anche Vincenzo Montella era legato da clausola rescissoria alla Fiorentina negli anni di Della Valle. L’ammontare della cifra che avrebbe permesso all’ex allenatore viola di liberarsi dal club gigliato era stata fissata in 5 milioni di euro. La volontà dei Dv, infatti, era quella di blindarlo da eventuali offerte da parte del Milan, che corteggiava Montella da mesi. Alla fine, tuttavia, l’aeroplanino venne esonerato, nessuno pagò la clausola, se non solo in parte la Sampdoria. I club si accordarono per il risarcimento stimato in 1 milione che, tuttavia, Ferrero pagò solo in parte, con circa 400 mila euro ancora da pagare, come da sentenza del Tribunale Federale Nazionale Figc dello scorso febbraio.
Di
Gianluca Bigiotti