Dopo le sanzioni per Abramovich per la guerra tra Russia e Ucraina, il club londinese passa ufficialmente di mano: il comunicato nella notte
“Il Chelsea Football Club può confermare che sono stati concordati i termini per un nuovo gruppo di proprietà, guidato da Todd Boehly, Clearlake Capital, Mark Walter e Hansjoerg Wyss, per acquisire il Club”. Così il Chelsea nella notte ha ufficializzato il passaggio di proprietà da Roman Abramovich al nuovo gruppo, dopo le sanzioni per l’imprenditore russo in seguito alla guerra in Ucraina.
Il Chelsea ha fornito anche le cifre, 5 miliardi di euro in totale. Di questi, 3 miliardi “saranno utilizzati per l’acquisto delle azioni del Club e tali proventi saranno depositati su un conto bancario congelato nel Regno Unito con l’intenzione di donare il 100% a cause di beneficenza, come confermato da Roman Abramovich. Sarà necessaria l’approvazione del governo del Regno Unito per trasferire i proventi dal conto bancario congelato nel Regno Unito”, fa sapere il club.
“Inoltre, i nuovi proprietari proposti impegneranno 1,75 miliardi di sterline (2 miliardi di euro) in ulteriori investimenti a beneficio del Club. Ciò include investimenti a Stamford Bridge, Academy, Women’s Team e Kingsmeadow e continui finanziamenti per la Chelsea Foundation. La vendita dovrebbe concludersi a fine maggio, fatte salve tutte le necessarie approvazioni normative. Maggiori dettagli saranno forniti in quel momento”.
Boehly è coproprietario dei Los Angeles Dodgers di baseball ed è il fondatore di Eldridge Industries. E’ lui il volto più conosciuto del consorzio che ha come maggior azionista la società di private equity statunitense Clearlake Capital. Nel gruppo ci sono anche l’altro proprietario dei Dodgers Mark Walter, il miliardario svizzero Hansjörg Wyss e il promotore immobiliare britannico Jonathan Goldstein. In base all’accordo, Daniel Finkelstein e Barbara Charone sarebbero diventati direttori non esecutivi del club. L’interesse del miliardario inglese Sir Jim Ratcliffe non è stato preso in considerazione perché arrivato dopo i termini. Così scrive Gazzetta.it.
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Redazione LaViola.it