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Rassegna Stampa

CdS-Stadio – Piccoli diventa grande. Pioli incassa i tre punti e prova a ripartire da qui

Ndour e Pablo Marì - Fiorentina

I viola battono il Sigma senza brillare: primo successo nei gironi di Conference. Umore in rialzo in vista della sfida con la Roma

Una vittoria che basta. Non bella, non spettacolare, ma utile per classifica e morale, come scrive il Corriere dello Sport-Stadio. La Fiorentina supera il Sigma Olomouc 2-0 nella prima giornata del girone di Conference League e, pur senza entusiasmare, muove passi importanti in un momento difficile.

Stefano Pioli lo sapeva bene: questa partita serviva soprattutto a spezzare il clima negativo che aleggia attorno alla squadra dopo i soli 3 punti raccolti in 5 gare di Serie A. E così, senza sottovalutare l’avversario, sceglie un turnover limitato: confermata la difesa titolare, quattro cambi rispetto al match di Pisa, tra cui l’ingresso di Piccoli, preferito a Kean (squalificato), e Ndour, che sarà decisivo.

Il primo tempo è lento e frammentato, con una Fiorentina poco brillante. Anzi, è il Sigma ad avere l’occasione più nitida al 19’ con Tkac, ma De Gea vola a deviare. Poco dopo, però, arriva il gol che sblocca il match: Ndour lancia Piccoli in profondità, che firma il suo primo gol in viola con un diagonale preciso. Da lì i viola si sciolgono un po’: Ranieri colpisce la traversa al 33’, Dodo segna ma è in fuorigioco, e Ndour sfiora il gol di testa.

La ripresa non cambia ritmo: tanti errori, poca fluidità, e di nuovo è De Gea a salvare il risultato su Kostadinov, dopo una palla persa da Dzeko. Piccoli ha l’occasione per raddoppiare, ma spreca. Pioli allora si affida ai cambi: dentro Fazzini e Gudmundsson, che portano un po’ di vivacità alle spalle di Piccoli.

Quando tutto sembra finito, ecco il colpo da applausi: Ndour chiude la gara al 95’ con un destro potente da fuori area. Una perla che vale il 2-0 finale e regala alla Fiorentina il terzo successo stagionale in Conference, dopo i due playoff contro il Polissya. Ora i viola sono attesi da due trasferte europee impegnative (Vienna e Magonza), ma prima c’è il test più importante: la Roma al Franchi.

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