La dirigenza riflette sul colpo in mediana. Bajrami prima opzione, Lo Celso troppo caro. Ma prima di cederlo, Italiano vuole testare a fondo Zurkowski
Serviranno almeno un paio di settimane, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport-Stadio, per capire se la Fiorentina deciderà di investire ancora per ultimare la campagna acquisti con un colpo a centrocampo. Gli uomini a disposizione di Italiano non mancano e le risposte arrivate fino ad oggi nei test estivi sono confortanti, ma i viola restano vigili sul mercato in attesa di cogliere eventuali occasioni. Da viale Fanti in questo momento filtra caos calmo, con la dirigenza che dopo la scorpacciata di acquisti portati a termine tra giugno e luglio si è presa un momento di stop, anche per sistemare le operazioni in uscita.
DUBBIO POLACCO. Il vero grande dilemma che terrà banco ancora per qualche giorno è quello legato al futuro di Szymon Zurkowski. Italiano e i dirigenti viola non hanno potuto valutarne a dovere l’apporto tecnico durante il ritiro di Moena a causa di un problema al piede che ne ha precluso la disponibilità per la maggior parte dei giorni. Le prossime tre amichevoli (di livello superiore rispetto a quelle disputate in Val di Fassa) tra Austria e Spagna scioglieranno le ultime riserve sulla mezzala, per la quale non mancano le pretendenti (Empoli e Bologna su tutte).
DUE IDEE. Pradè, come sottolinea il Corriere dello Sport, rimane comunque vigile e valuta le alternative. La prima, in pole per costi e facilità di realizzazione, porta il nome di Nedim Bajrami dell’Empoli. Valutato 10 milioni, potrebbe rientrare anche in una maxi operazione legata proprio al cartellino di Zurkowski. Molto più remota l’alternativa Lo Celso. I contatti per l’argentino sono stati interrotti da giorni: il Tottenham, proprietario del cartellino, infatti non ha intenzione di cederlo in prestito e la valutazione non è mai scesa sotto i 20 milioni. Impossibile, ad oggi, trattare a queste condizioni.
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Redazione LaViola.it