La Fiorentina si stava già muovendo sul sostituto grazie anche ai 12 milioni in arrivo. Ora tutto da rifare, con un contratto in scadenza tra 10 mesi. E un nuovo caso da gestire
E ora che si fa? Sembrava tutto fatto. Era tutto fatto. Dodici milioni più bonus, ad un anno dalla scadenza. Un affare che accontentava tutti. La Fiorentina, che incassava comunque una cifra importante per un giocatore che rischiava (e ora rischia) di andarsene a zero tra dieci mesi. Gaetano Castrovilli, che sarebbe andato a guadagnare circa 3,5 milioni di euro a stagione e a giocare in Premier League (anche se in un club di fascia bassa). Evidentemente, non era convintissimo il Bournemouth, che dopo l’accelerata degli ultimi giorni si è fermato sulle visite mediche del centrocampista classe ’97.
NON IDONEO (IN INGHILTERRA). “I risultati degli esami medici effettuati non sono stati ritenuti idonei”, il comunicato della Fiorentina di concerto con il club inglese. Ovviamente nel mirino c’è il ginocchio operato ad aprile 2022. Ma anche dei test fisici che, dopo essere risultati soddisfacenti in Italia, sono stati giudicati non idonei in Inghilterra. Un calcio diverso (molto più fisico, si sa), procedure diverse. E anche, quindi, giudizi diversi dei medici. Questa, almeno, la motivazione ufficiale. E quindi, tutto come se niente fosse successo. Anche se niente, in realtà, potrà essere come prima.
TORNA DA ITALIANO. Quindi ritorna la domanda: e ora che si fa? Come si riparte? “Il calciatore rientrerà pertanto in Italia per tornare a disposizione della Fiorentina a partire dalla giornata di lunedì e svolgere la regolare attività agonistica avendo superato in Italia tutte le visite mediche necessarie per lo svolgimento dell’attività agonistica”, ha specificato il club viola. Questo è il punto della questione: Castrovilli non è stato considerato idoneo a giocare in Premier League, ma in Italia sì. Non c’erano dubbi fisici per lo staff di Italiano, con il tecnico viola che lo aveva utilizzato con continuità anche nelle prime amichevoli estive. Un tempo contro la Primavera, un tempo contro il Parma, 65′ contro il Catanzaro, 32′ contro la Stella Rossa, un tempo contro il Grosseto. Salterà, ormai, la trasferta a Newcastle, ma dalla prossima settimana tornerà in gruppo al Viola Park. A meno di due settimane dall’inizio di stagione, una bella ‘patata bollente’ da gestire.
IL PRECEDENTE. Anche perché i dirigenti avevano acconsentito alla separazione, lui stesso era volato con una breve decisione in Inghilterra. E, soprattutto, resta la questione contratto come ‘spada di Damocle’ sulla situazione. Una distanza da almeno 500 mila euro tra richiesta e offerta del club viola mai effettivamente ridotta in sede di trattativa sul rinnovo. Tanto da arrivare, appunto, alla separazione. Prima del dietrofront del Bournemouth, che già a gennaio non chiuse l’affare Nicolas Jackson del Villarreal: anche in quel caso era tutto fatto con gli spagnoli, trattativa da 26 milioni euro, ma il club inglese disse no dopo le visite del senegalese che si era appena infortunato all’anca. Risultato? Jackson tornò a giocare a marzo, iniziando a segnare a raffica (10 gol in 11 gare di Liga) passando di recente al Chelsea per 37 milioni di euro. Mah.
DA GESTIRE. La speranza ovviamente è che anche Castrovilli, sedotto e abbandonato, possa ripartire con la stessa spinta. Ma i dubbi, ad ora, restano. Specialmente per quel contratto in scadenza tra 10 mesi. Ma non solo. Perché è evidente che al di là dell’aspetto economico, giocatore e società non si trovavano in linea sulla considerazione del 10 viola all’interno del progetto tecnico. Lui chiedeva di essere riconosciuto come un big, la Fiorentina però era molto più restìa ad accontentare le sue richieste. Anche su indicazione di Italiano, che nel suo 4-2-3-1 gli può trovare spazio sì, ma non come titolarissimo sulla carta. Ad ora. Meglio semmai con il 4-3-3. Ma la situazione si potrà ricucire? Il recente passato, anche viola, dimostra che anche i casi più spinosi, se si vuole, possono rientrare. Vedi Amrabat dopo le forzature del 31 gennaio per andare via, o Gonzalez con tutta la questione Nazionale prima del Mondiale. Qui il caso è diverso, le parti non si erano lasciate sbattendo porte o altro. Ma di sicuro bisognerà parlarsi chiaramente. Con il procuratore, Lucci, ci sono tanti interessi e tante situazioni in ballo. I rapporti insomma restano più che buoni, ma ovviamente niente sarà come prima.
CESSIONE O RINNOVO. I numeri dicono che Castrovilli, dopo un terribile infortunio al ginocchio ad aprile 2022, è rientrato in tempi record a gennaio giocando 26 partite per 1.134 partite totali. Con 1 assist e 4 gol, tra cui quelli importanti a Sivas e contro il Lech Poznan. Nel mezzo anche la rete annullata contro la Juventus allo scadere, un rientro anche gestito con cura dallo staff per avere meno ricadute possibili. Anche se alla fine la partita più attesa, la finale di Conference a Praga, il 10 l’ha saltata per acciacco fisico. Ora c’è quasi un mese di mercato per pensare ad imbastire un’altra cessione. Anche perché nel frattempo i dirigenti si erano mossi per un possibile sostituto di Castrovilli, da Pereyra a Baldanzi, fino a Dominguez. Ma ovviamente non è da escludere anche un clamoroso impulso verso il rinnovo, senza offerte adeguate. Saranno di sicuro giorni importanti, un dietrofront inaspettato per tutti. E un nuovo caso da gestire.
Di
Marco Pecorini