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Cabral sfida Vlahovic: Re Artù vuole un altro sigillo di quelli pesanti

Focus de La Gazzetta dello Sport sul nuovo centravanti della Fiorentina, che domani sfida il passato

Il 9 di adesso come quello che fu. Domani contro la Juventus Cabral proverà a seguire le orme del suo eccellente predecessore. Il 22 dicembre del 2020 un Vlahovic allora vestito di viola segnò a Torino con un tocco preciso, dopo una volata nel cuore della difesa bianconera, portando la Fiorentina in vantaggio. Finì 3-0 per la squadra allenata al tempo da Prandelli. Per superare il turno, e regalarsi la finale di Cappa Italia, domani basterebbe anche una vittoria meno rotonda. Di sicuro i viola dovranno segnare. E dopo un inizio difficile per il brasiliano, superato nelle gerarchie dalle giocate e soprattutto dai gol di Piatek, adesso il vento è cambiato. Il titolare dell’attacco viola è diventato lui.

Meno gol, più punti, decisamente maggior serenità. L’addio di Vlahovic è stato un terremoto emozionale, ma il temuto contraccolpo in campo non c’è stato. Anzi. Se è vero che dal punto di vista offensivo alcuni numeri sono in calo, vedi la media gol a partita calata di 0.6, la media che conta è addirittura in crescita. Quella relativa ai punti. Un plauso a tutto il pianeta Fiorentina per il rendimento e anche a chi lo ha sostituito là davanti: dai 6 gol di Piatek nella fase iniziale ai 2 di Cabral che adesso ha cominciato ad ingranare. Il brasiliano non ha preso soltanto il numero (il 9) lasciato vacante dal serbo. Ma vuole raccoglierne l’eredità in campo sotto ogni punto di vista. Per quanto riguarda l’affetto del tifo, il risultato è invece già in tasca: il Franchi che lo incita ad ogni pallone toccato. La Fiorentina, dall’addio del serbo, viaggia a due punti di media a gara, cavalcata che sta gasando i tifosi dopo anni bui passati a lottare per ben altri obiettivi. In vista di una partita, quella di domani, che Firenze sta giocando dal 2 marzo scorso. Data del primo tempo di questa semifinale terminata nel modo più amaro per chi tifa viola. Con l’autogol decisivo, nel recupero, di Venuti che consegna un bel vantaggio in vista del ritorno alla squadra di Allegri.

Dopo mesi difficili, la primavera ha fatto rifiorire il brasiliano. Per questo anche domani il favorito là davanti è Cabral. A lui il compito di segnare il primo gol stagionale alla Juve che in stagione ha superato fino ad ora la Fiorentina due volte nello stesso modo. Vittoria per 1-0 nel recupero con un’ autorete. I viola devono vincere per provare a regalarsi la finale. In casa viola c’è un diktat: si parla solo del presente. Certo vale la pena ricordare che Cabral è un investimento della società, con i 15 milioni versati a gennaio al Basilea per tutto il cartellino, e il prossimo anno sarà un punto fermo. Gli stessi 15 milioni che servirebbero per riscattare Piatek arrivato in prestito con diritto dall’Hertha Berlino. Cifra alta che i viola proveranno a scontare. Guardando parallelamente a possibili altri obiettivi.

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