Bucciantini: “La Fiorentina sta costruendo la sua identità. Doveva passare dal ko col Napoli”

Il giornalista: “Vorrei vedere Fazzini in campo. Da gennaio a oggi Comuzzo è stato troppo sul mercato. Fagioli ancora da costruire”

Il giornalista Marco Bucciantini è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “Preoccupato? Di indole sono ottimista e lo sono anche stavolta. La squadra ha scelto un modo di giocare, probabilmente anche un modulo, e di averlo messo a rischio contro la squadra più forte d’Italia. Però la Fiorentina ci doveva passare: l’identità e la mentalità si forgiano provandole sempre, al di là dell’avversario. Le indicazioni delle partite ci dicono che Nicolussi è un giocatore da schierare in mediana, Fazzini ha nella trequarti un habitat consono, Mandragora mi sembra ancora il centrocampista più affidabile. Questa è una squadra pensata con Kean e Gud titolari, Piccoli alternativa e Dzeko quando è possibile. La difesa deve migliorare tecnicamente, giocare di reparto ma anche giocare sull’uomo. Il più affidabile in questo inizio di stagione mi era sembrato Pongracic, però il gol di Hojlund è troppo leggibile, tutto troppo facile per il Napoli”.

FAZZINI. “Bisogna essere più puliti nel primo passaggio e più intraprendenti sulla trequarti. Per quest’ultimo compito premierei Fazzini, che nei minuti che ha giocato mi è sembrato avere spirito d’iniziativa, forse bisogna portarlo a un livello fisico superiore, mi sono dato questa risposta sul fatto che ancora non ha giocato tanti minuti”.

COMUZZO. “Non c’entra niente la posizione in campo con l’errore che fa in occasione del rigore per il Napoli. Da lì la partita diventa davvero difficile per lui. Da gennaio a oggi Comuzzo è stato troppo sul mercato: è andato due volte vicino a una cessione a 20 anni. Bisogna essere più chiari: o è un giocatore per fare cassa oppure è un giocatore su cui puntare”.

FAGIOLI. “Mi sembra un giocatore ancora da costruire come personalità. In campo deve ancora trovare un rendimento. Anche lo scorso anno era cresciuto, poi era bastato che tornasse fuori la brutta vicenda che lo aveva coinvolto ed era calato di rendimento. Quest’anno non è partito bene, bisogna che cresca. Ha tecnica, ma la tecnica da sola non ti tiene in campo oggi nel calcio. Bisogna essere veloci di pensiero e di gambe, essere protagonisti. Se fossi un centrocampista della Fiorentina mi riguarderei la partita di Modric contro il Bologna. In queste prime partite non ho ancora visto Fagioli apparecchiarsi un tiro da buona posizione. Uno come lui non può ridursi a giocare in un bilocale a ridosso della linea di metà campo”.