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Bruges: in casa 1 ko in tutto l’anno, mai in Conference. Davanti tanti gol. E occhio ai primi 10’

La formazione belga ha perso solo una partita in casa quest’anno. In Conference 6 vittorie e 2 pareggi, con tanti gol fatti

Aver chiuso la gara d’andata con un sol gol di scarto è il rammarico maggiore per la Fiorentina in vista della gara in Belgio col Bruges. Tante le occasioni sprecate, con annesso sbandamento nel momento in cui i neroazzurri erano rimasti in dieci, cioè quando la chance di aumentare il gap si era fatta più che concreta. Cruccio che, tra l’altro, non è la prima volta che contraddistingue il cammino dei viola, incapaci di capitalizzare al massimo la mole di occasioni avute e, al tempo stesso, quasi sempre castigati più rispetto a quanto concesso. Aver incassato il 2-2 in quel modo è apparso ai più una follia tipica di questa Fiorentina, capace però di trovare la forza di reagire e andare a segnare il 3-2 allo scadere.

DIETRO. Innegabile come la fase difensiva di questa Fiorentina sia l’aspetto che è tornato a preoccupare maggiormente. Tra la gara d’andata e quella di Verona, infatti, Ranieri, fin lì il difensore più in forma della Fiorentina, ha mostrato delle inedite e gravi amnesie, mentre Milenkovic ha continuato sul suo trend anche al Bentegodi (presunto tocco di mano a parte). Il serbo, già a Bergamo, aveva vissuto una serataccia, come spesso gli è successo quest’anno. A Bruges dovrebbero tornare Biraghi e Dodo sulle corsie laterali, altri due calciatori in difficoltà sulla fase difensiva. A prescindere da come la si pensi/voglia pensare sul credo tattico di Italiano e sulla difesa alta praticata dal tecnico viola, col Bruges servirà una prova di ben altro livello della retroguardia gigliata. Loro, infatti, segnano a raffica, e non solamente nel campionato belga. Il Bruges è arrivato a quota 80 reti in 37 partite di campionato, a cui vanno aggiunti 13 gol in Coppa di Belgio in 5 partite e i 26 segnati in questa Conference in 17 partite (preliminari compresi) che fanno 95 gol in 59 partite stagionali.

PRIMI MINUTI. Altro aspetto scontato sarà non subire gol nei primi minuti di partita. Lo è sempre, ma in alcune gare lo è di più, come lo era a Bergamo con l’Atalanta. Arrivare in Belgio con un gol di vantaggio e prendere gol subito, a inizio gara, sarebbe un’altra scelleratezza. Soprattutto se, come a Bergamo, ai limiti del regalato.

FATTORE CASA. Il fattore campo potrebbe influire. Il Bruges in casa difficilmente perde. E anche in questo caso val bene specificare che non sia solamente un discorso legato al campionato belga. Nel 2024 ha ottenuto tra le mura amiche 9 vittorie, 1 pareggio e 1 ko in tutte le competizioni nelle partite interne. Da inizio stagione ha rimediato in casa 13 vittorie, 6 pareggi e 1 ko nelle gare nazionali. In questa edizione della Conference la squadra belga ha vinto 6 volte e pareggiato 2: successo nel preliminare coi danesi dell’Agf 3-0, 5-1 con gli islandesi dell’Akureyri, pareggio con l’Osasuna 2-2 nel playoff, pareggio 1-1 col Besiktas, successo 2-0 col Lugano e 3-1 col Bodo/Glimt nella fase a gironi, successo 3-0 col Molde e 1-0 col Paok.

Insomma, tutti aspetti che inducono alla massima attenzione. Atene non è lontana, ma il pass per la Finale andrà conquistato facendo una gran partita in Belgio.

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