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Botta, risposta e controrisposta. Tuttosport: Commisso all'attacco della Juve ma...

Ancora polemiche tra Tuttosport e la Fiorentina per le accuse lanciate da parte del club viola sulle irregolarità finanziarie compiute dalla Juve

Dopo il botta e risposta di ieri, anche oggi Tuttosport torna sull’argomento legato ai soldi che sono entrati nelle casse viola provenendo dalla Juventus. Come si legge sul quotidiano, il Viola Park realizzato dalla Fiorentina è una struttura straordinaria, con cui ha impartito una innegabile lezione di efficienza alla stragrande maggioranza dei club italiani.

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Ma è un peccato che non riesca a godersi, Commisso e di conseguenza la città che ne beneficia, la propria efficienza senza riparametrarla ossessivamente a quella di altri club che, almeno in questo caso, non hanno davvero nulla da imparare dal punto di vista strutturale.

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La Fiorentina è andata all’attacco della Juventus, ieri, attraverso una replica affidata al media ufficiale, ma al netto del fatto che il club viola abbia usato i soldi della Juventus per costruire il Viola Park o per altri cespiti, i soldi dalla Juve li ha incassati (legittimamente) eccome.

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In merito alle accuse lanciate dalla Fiorentina, il quotidiano ricorda che la Juventus, come tutti gli altri club indagati, è stata assolta nei due gradi della giustizia sportiva nel processo sulle plusvalenze e che per condannarla la procura federale ha dovuto ricorre all’escamotage giuridico previsto all’articolo 4 delle Noif, quello relativo alla “lealtà” che tutto comprende senza che sia stata più, mai più, presa in considerazione la tecnicalità oggettiva delle plusvalenze.

FIORENTINA. Terreno, peraltro, scivolosissimo se si vano a spulciare i bilanci di tutte le società, Fiorentina compresa. Che, per dire, nella stagione 2021/22 ha registrato 233,2 milioni di euro di ricavi, rispetto ai 160,6 milioni del 2019/20.

La voce più corposa, però, è stata quella relativa alle plusvalenze con incassi per 114 milioni di euro (10,2 milioni nell’esercizio precedente). Tutte reali, per carità, come da sentenza appunto passata in giudicato dalla giustizia sportiva sulle plusvalenze (11 club tra cui Empoli, Genoa, Juventus, Napoli e Sampdoria) nell’aprile del 2022.

Senza dimenticare, peraltro, che come da tradizione imprenditoriale diffusa la “pecunia non olet”, non ha odore, e dunque se questo club luciferino (la Juventus) da una parte non aiuta il sistema anzi lo inquina, dall’altro può diventare un utile alleato per farsi pagare (a fronte di 2 milioni per il prestito, certo) la gran parte dell’ingaggio di Arthur (circa 3 milioni), centrocampista brasiliano che domani, chissà: potrebbe risultare perfino decisivo per battere la Juventus.

Con, ancora una volta, il contributo economico della stessa Juventus.


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