L’attaccante argentino non ha ancora ingranato. Anche in Conference League non ha lasciato il segno e rientra tra le delusioni del giovedì
Giovedì sera, in Conference League, singoli come Sottil, Maxime Lopez, Mandragora e Beltran (ma non solo) hanno deluso. Casi diversi, ovviamente. L’argentino ha ancora bisogno di tempo per ambientarsi. Certo, resta l’impressione che al momento sia in difficoltà, anche se nel suo caso l’atteggiamento è assolutamente ineccepibile. Si sbatte, rincorre tutti i palloni, si propone. Il problema (grosso) è che non è mai pericoloso. Scrive il Corriere Fiorentino.
Ancora a secco di gol (nonostante le ultime due gare giocate da titolare) e, di fatto, incapace di farsi vedere quando c’è da far male. Discorso (molto) diverso, per Sottil. Giovedì ha giocato una delle peggiori partite della sua storia viola e il tempo ormai rischia di scadere. Del resto, i numeri parlano chiaro: 369’ giocati tra campionato e coppa, nessun gol e nessun assist.
E se Maxime ha l’alibi di aver avuto ancora pochissimi spazio (159’ giocati) è anche vero quando è stato chiamato dall’inizio non ha mai convinto. Anzi. Per questo adesso, Italiano si aspetta che (anche) loro battano un colpo. E, nel frattempo, a Napoli, tornerà all’usato sicuro: Nzola e Arthur.
Di
Redazione LaViola.it