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Belotti e Nzola, la doppia rivincita nella notte più bella

Le due punte viola ritrovano il gol nella stessa serata. Con le loro reti la Fiorentina si aggiudica l'andata della semifinale di Conference League

È uno di quei casi in cui se si guarda al calcio solo attraverso i numeri di rischia di avere una visione parziale. Due gol in più di 1.200 minuti dal 2 febbraio a oggi sono pochi per un numero 9 che fa il titolare? Verrebbe da dire «probabilmente sì» se ci limitassimo all’aritmetica.

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Poi i gol vanno anche pesati e il quello del (momentaneo) vantaggio in una semifinale europea ha un valore che — tornando alla matematica — «sballa» tutti i calcoli. Scrive il Corriere Fiorentino. Al termine di un’azione piena di tiri ribattuti il Gallo ha raccolto una rovesciata «sporca» di Gonzalez, si è girato in area e l’ha spedita nell’angolino.

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Proprio il movimento che ti aspetti dal tuo centravanti. E a conti fatti è quello che manca(va) alla Fiorentina di Italiano: qualcuno che mettesse un punto in fondo alle frasi. Magari con continuità, che è appunto l’unica cosa che si può rimproverare a Belotti.

Per il resto non è mai mancato niente: atteggiamento, sacrificio, movimenti. Probabilmente è proprio lui quello che stava soffrendo di più, come ha dimostrato l’esultanza liberatoria di ieri sera. In ginocchio coi pugni stretti e la squadra ad abbracciarlo.

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Perché quando mancano i gol manca anche la fiducia, e se viene meno la fiducia è facile pure rinunciare a un tiro in area e passarla al compagno. A Roma non giocava, a Firenze si era ripreso la titolarità e si era sbloccato subito, salvo restare a digiuno per qualche settimana di troppo.

«A Belotti sta mancando il gol però non possiamo fare a meno di lui» aveva ammesso di recente Italiano. «Si ammazza per la squadra e per questo continuiamo a dargli fiducia. Sono convinto che il gol arriverà, se lo merita, soprattutto per il lavoro che fa per i compagni».

Tutto era iniziato al meglio, con la rete contro il Frosinone sotto la Fiesole all’esordio da titolare. La speranza dei tifosi era di aver finalmente ritrovato un «bomber» che li trascinasse, merce rara da quando Vlahovic è stato venduto.

Un’esigenza che sembrava incrociarsi con la voglia del Gallo di tornare protagonista. La rete sotto la pioggia sembrava poterlo ripagare, poi la squadra ci ha messo del suo per farsi rimontare e anche lui ha fallito due occasioni nel finale. La rete liberatoria di Nzola, un altro dal gol perduto però, rimette le cose a posto.

E la strada per Atene meno accidentata.


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