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Avv. Grassani: “Ecco cosa rischia Gudmundsson per il post contro la Sampdoria”

Le parole del legale, esperto di diritto sportivo, che ha anche conosciuto l’islandese a Genova: “Ha la faccia pulita, forse un po’ ingenuo”

L’avvocato Mattia Grassani, legale esperto di diritto sportivo, ha parlato a Radio Bruno sul caso della foto anti-Samp pubblicata su Instagram (e poi tolta) da Gudmundsson: “Siamo in presenza nel caso di una pubblicazione che offende una società italiana, ma anche tutti i tifosi e tutti gli sportivi. La conseguenza a cui può andare incontro è una sanzione, perché qui abbiamo superato il limite di una continenza e decoro, con frasi e immagini ingiuriose e offensive della società e dei suoi tifosi”.

NIENTE SQUALIFICA. “Le conseguenze non saranno particolarmente gravose nei confronti del giocatore, se lui atterrà un atteggiamento processuale di riconoscimento e pentimento dell’errore commesso, e accetti di sottoporsi agli esiti della giustizia sportiva. In un caso del genere, tenendo conto del curriculum immacolato di questo tipo di cose, perché è il primo suo caso del genere, la giovane età, il fatto che è straniero, che possono risultare come attenuanti, ci può essere un’ammenda, anche significativa, ma non certo una squalifica. La possibilità per la Fiorentina di impiegare il giocatore rimarrà piena, senza limitazioni. Anche se in occasione di una gara come un derby, con l’attenzione che c’è verso la violenza, bisogna andarci con grande prudenza. Ma non è un comportamento inneggiante alla violenza, non è discriminatorio o talmente grave da comportare una squalifica. Gudmundsson può cavarsela con una salata ammenda. L’ho conosciuto a Genova quando prese una squalifica di campo, tre giornate ridotte a due, mi è sembrato un ragazzo con la faccia pulita, per certi versi ingenuo, ma spontaneo, non malizioso. Sicuramente l’esperienza gli consiglierà di non ripetere più queste cose”.

PER IL CLUB VIOLA. “Il comportamento di Gudmundsson trascina anche la responsabilità oggettiva della Fiorentina, che in misura dovrà essere ritenuta responsabile. Le società rispondono dei comportamenti dei propri tesserati, ma si discute anche qui di un’ammenda, nient’altro. Anche se il caso rientra nella ‘sfera privata’, non è avvenuto ad esempio durante un’intervista pre o post gara o durante una competizione ufficiale. Il club può ritenersi coinvolto solo in maniera molto lieve. Ma credo che in caso di sanzione alla Fiorentina, anche minima, Gudmundsson debba prepararsi a sostenere l’eventuale multa perché il suo comportamento va oltre il codice etico interno al club”.

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