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Rassegna Stampa

Arthur, l’architetto inamovibile della Fiorentina di Italiano

Il brasiliano è il regista della Fiorentina e da quando è arrivato in viola, su richiesta di Italiano, è diventato un titolare inamovibile

Mai senza Arthur. Per Vincenzo Italiano il brasiliano è il pilastro su cui basare gioco e geometrie, un irrinunciabile a cui affidarsi per avere ordine, equilibrio e ampio respiro. E anche oggi contro il Torino il copione sarà lo stesso. La manovra della Fiorentina, dall’inizio della stagione, passa sempre dai piedi del brasiliano. E i numeri lo confermano: utilizzato in campionato 17 volte su 17, ha toccato quasi novecento palloni con una percentuale di passaggi riusciti superiore al 90%. Scrive La Gazzetta dello Sport.

Architetto

L’intelligenza tattica fa tutto il resto. Quando prende palla da destra la smista a sinistra e viceversa, molto in orizzontale ma con alcune verticalizzazioni che diventano decisive e che fanno la differenza. Può fare il suggeritore per Jack Bonaventura così come per gli esterni d’attacco, scegliendo di servire sempre dalla parte opposta rispetto a quella da cui riceve il pallone. A volte la sua manovra è tanto invisibile quanto determinante ed è una qualità che all’allenatore è piaciuta fin dal primo giorno in cui è arrivato al centro sportivo.

Era il regista che Vincenzo Italiano stava cercando la scorsa estate e che «abbiamo voluto a tutti i costi» come lo stesso tecnico ha sottolineato, ricordando i giorni della trattativa. È in prestito dalla Juventus e in città l’argomento relativo al suo futuro è quotidiano, vista la grande paura di non riuscire a trattenerlo in viola oltre il prossimo giugno. Al di là del diritto di riscatto fissato a 20 milioni di euro, c’è un ingaggio sui 5.5 milioni che è pesante e non è adatto alle casse della Fiorentina. Sarà una questione da affrontare seriamente verso la fine della stagione, per adesso i viola si godono il loro “architetto” in campo.

Sempre presente

Fra l’allenatore e il centrocampista il colpo di fulmine è stato immediato la scorsa estate. Una telefonata, i primi allenamenti e la consapevolezza che dai piedi di Arthur sarebbe passato gran parte del gioco della Fiorentina. Detto, fatto e adesso è l’indispensabile della formazione viola, l’uomo che dà equilibrio, perfetto al fianco di Duncan.

Un altro giocatore in grande crescita e che trae beneficio dalla sicurezza del compagno di squadra. In Serie A ha sempre giocato e per 14 volte su 17 lo ha fatto dal 1’. Nelle altre occasioni è entrato a gara in corso (due volte nell’intervallo) e il volto della partita è cambiato come nell’ultima con il Verona.

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