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Angeloni: "Bianco il giovane più pronto. Aquilani è un predestinato"

Il responsabile del settore giovanile dei viola ha parlato il giorno dopo la vittoria della Coppa Italia Primavera

Valentino Angeloni ha parlato a Radio Bruno: "Il giorno dopo forse è ancora più bello festeggiare la Coppa Italia. Abbiamo fatto qualcosa di veramente importante a livello di settore giovanile. Arrivare a scrivere la storia, ovvero aver vinto quattro Coppe consecutive ci inorgoglisce.

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Abbiamo giocato con quattro 2004 in campo mentre nell'Atalanta non ce ne era neanche uno. Abbiamo saputo sopperire con il lavoro alle assenze che avevamo. Ho visto un sacrificio e un'applicazione commovente. Siamo stati molto bravi".

SUI GIOVANI DA PORTARE IN PRIMA SQUADRA: "Bianco e Munteanu si sono allenati per tutta la stagione con la Prima Squadra. Su chi portare in Prima Squadra non posso dire niente perché non sono scelte che mi appartengono. Dico solo che ci sono ragazzi davvero molto interessanti.

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La Fiorentina ha un livello di Prima Squadra molto alto e portare un ragazzo della Primavera direttamente in prima squadra non è facile. Ma noi pensiamo ce ne siano, magari però ci vorrà più tempo". SUI NOMI: "Bianco è un calciatore intelligente e pronto, così come Krastev.

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Amatucci è un 2004 che sta crescendo tantissimo. Sono cresciuti tanto sia Distefano che Toci. Forse ad oggi quello più pronto è Bianco che ha lavorato tanto con la Prima Squadra. E' migliorato molto". SU AQUILANI: "E' una persona diversa perché ha valori importanti e questo vuol dire molto.

Sa parlare, sa incidere sulle dinamiche della crescita di un ragazzo. Sa entrare nella testa dei ragazzi. Dal punto di vista calcistico aveva già delle idee che aveva sviluppato nella sua carriera da calciatore visto che ha avuto grandi allenatori.

In questi due anni Alberto è cresciuto tanto. Predestinato? La mia presenza con la Primavera è molto costante e posso dire da subito che in lui ho visto qualcosa di diverso. Ma anche lui è migliorato tanto in questi anni. E' assolutamente un predestinato, farà carriera anche se ancora deve crescere".

SUL MODO DI LAVORARE NEL SETTORE GIOVANILE: "Abbiamo un match analyst dedicato per ogni squadra giovanile e per ogni ragazzo. Questo grazie alla proprietà che ci permette di avere questi strumenti. Con la nuova proprietà abbiamo creato un nuovo modello in cui il giocatore non pensa ma sceglie.

E la scelta è il risultato del lavoro settimanale. Cerchiamo di creare un modello di giocatore moderno. I ragazzi che sono andati in ritiro con la Prima Squadra avevano già le conoscenze di un calcio propositivo e moderno come insegniamo a livello giovanile".

SULLE GIOVANILI: "L'Under 15 è arrivata prima perdendo solo una partita in campionato. L'Under 16 è arrivato secondo e l'Under 17 ha vinto oggi a Genova. E abbiamo tanti giocatori in nazionale. L'Under 18 è matematicamente ai playoff ma può ancora arrivare secondo.

Con la Primavera abbiamo vinto la Supercoppa e un'altra Coppa Italia". SUI GIOCATORI DEL TERRITORIO: "Il progetto che ci ha chiesto la proprietà è stato proprio quello di aumentare le squadre affiliate sul territorio. Siamo arrivati ad averne 70 con particolare attenzione alla Toscana.

La proprietà ci ha permesso di investire su questo progetto. Abbiamo fatto accordi strategici sia in Toscana che nel resto d'Italia proprio per avere più possibilità di trovare giocatori. Poi la formazione dall'Under 9 all'Under 14 sono tutti ragazzi della Toscana.

Abbiamo visto che il nostro Under 16 ha un solo ragazzo fuori dalla nostra regione". SUL SENSO DI APPARTENENZA: "Si parla di maglia, di giglio e di appartenenza. Io chiedo molto ai nostri staff di parlare di appartenenza perché fa la differenza.

E' una mentalità che permette ai ragazzi di crescere e sempre più vicina al professionismo anche se per i ragazzi dev'essere prima di tutto divertimento. E' un lavoro certosino che facciamo a partire dai club affiliati per avere ragazzi ancora più vicini alla maglia".


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