Amrabat, una serata in versione Qatar. Indossa anche la fascia da capitano

Una prestazione da leader in mezzo al campo per il centrocampista marocchino, tornato ad alti livelli… come al Mondiale.

Il ritorno dal Mondiale con acciacchi fisici, la ‘forzatura’ dell’ultimo giorno di mercato, le scuse, il reintegro, alcune prove buone e alcuni errori, tipo quello costato caro contro l’Empoli. Ma contro il Milan Sofyan Amrabat è tornato in versione Qatar. Una prova di altissimo livello, a tutto campo. A coprire gli spazi contro Rebic, Tonali, Ibrahimovic e compagni. Entrate di fisico, di tempismo, di aggressività. Quello che gli riesce meglio, quello che lo ha esaltato con il suo Marocco.

TRA I MIGLIORI. In impostazione chiaramente paga qualcosa. Anche se Mandragora al suo fianco, e un Bonaventura così, spesso gli alleggeriscono i compiti. Ma quando si tratta di andare a tamponare gli inserimenti avversari, magari in un big match dove c’è da metterci quel qualcosa in più, Amrabat difficilmente ‘stecca’. E contro il Milan è stato tra i migliori. I rossoneri, di volta in volta, sbattevano sul suo fisico. Lui non ha perso praticamente un duello, recuperando ben 8 palloni (primato insieme a Jack e a Dodo) negli 89 minuti giocati. E servendo tra l’altro anche Ikonè nell’azione che ha portato al rigore stappa-partita.

FASCIA DA CAPITANO. Nella sua prova anche oltre 11 km percorsi (4° tra i viola), 49 palloni giocati con 32 passaggi a buon fine e l’89% di precisione. Sedici i passaggi in avanti, 73,76% di indice di disponibilità al passaggio (2° dopo Dodo): per un regista, spesso pressato, un dato di livello. Il futuro sarà quel che sarà, ma intanto Amrabat si è ripreso la Fiorentina. Un giocatore troppo importante per il presente, specie in questi contesti. Non a caso, ieri, con l’uscita di Biraghi, ha indossato anche la fascia di capitano, nonostante ci fosse in campo anche Quarta. Un ulteriore attestato di stima da parte di tecnico e gruppo, per un Amrabat tornato in versione Qatar.