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Amrabat, Brekalo, Ikoné: da sicuri partenti a forze nuove per Palladino

Amrabat

Mercato bloccato per tre giocatori considerati inizialmente in partenza. C’è ancora margine per le cessioni, ma intanto…

Cinque partite in tre settimane, con il mercato nel vivo e una squadra ancora da completare. Così Raffaele Palladino farà di necessità virtù attingendo a tutte le risorse a propria disposizione. Del resto lo ha fatto fin dal suo arrivo, quando anche senza i Nazionali si era ritrovato con una rosa ridotta all’osso e composta da tanti giovani e giovanissimi. Ma in attesa dei rinforzi promessi dalla società, e di alcune cessioni, tutti potranno essere preziosi nel primo ciclo ravvicinato di partite.

REINTEGRATO. E così ad esempio Palladino ha recuperato, almeno per il momento, Sofyan Amrabat. Pochi allenamenti con la squadra e poi la trasferta tedesca contro il Friburgo, giorni utili per convincersi che, in attesa di offerte soddisfacenti per società e giocatore, conviene a tutti non restare separati in casa. Del resto, tecnicamente e fisicamente Amrabat non si discute. E sarebbe quel prototipo di giocatore che vorrebbe Palladino per il suo centrocampo. “Con lui è nato un grande rapporto, ho conosciuto un grande uomo e mi ha dato disponibilità nonostante le voci di mercato. Vedremo quello che succederà ma io sono contento di averlo e sarei felice di allenarlo tutto l’anno”, le parole del tecnico post Friburgo.

PREZIOSO. Salvo sorprese Amrabat potrebbe essere quindi uno dei titolari non solo a Parma, ma anche nel playoff di Conference. Il marocchino aspetta ancora il Manchester United e non è mai stato fin qui convinto dalle offerte turche. Nel frattempo giusto sfruttare sul campo le sue qualità, se gioca con la testa vista nell’ultima amichevole.

ESTATE DA TITOLARE. Poi Brekalo. Un altro che dal rientro dall’Hajduk sembrava destinato a partire subito. Ma offerte vere non sono arrivate. Così Palladino, senza Beltran e a corto inizialmente di trequartisti, lo ha fatto spesso partire titolare nel corso dell’estate. Un gol, alcuni buoni spunti, altre prove meno convincenti. Ma il croato si è rimesso in moto in maglia viola. Difficile immaginare un prossimo futuro ancora insieme vista l’abbondanza in zona, ma almeno nelle prossime due settimane potrà essere utile.

IN ATTESA. Un po’ come Ikoné, che tra fine giugno e inizio luglio sembrava lontanissimo dalla Fiorentina. Le offerte importanti dal Qatar lo hanno fatto vacillare ma non lo hanno convinto a lasciare l’Europa, in Francia diversi club lo seguono ancora con attenzione ma la richiesta da doppia cifra dei viola (che per lasciarlo partire non vorrebbero discostarsi molto dai 14-15 milioni spesi due anni e mezzo fa per prenderlo) ha fin qui frenato tutti. E Johnny è dunque riapparso lì, a ‘galleggiare’ sulla trequarti nel 3-4-2-1 di Palladino, ad oggi vice Colpani in un ipotetico ‘campetto’ in caso di partenza di Gonzalez. Mercato aperto per tutti, futuro incerto sia per il francese che per l’argentino: potrebbero salutare entrambi ma ad ora pare più ‘dentro’ Ikoné di Nico.

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