Allarme attaccanti. Nzola ha la fiducia di Italiano, ma è in crisi. E anche Beltran così fa fatica

Il tecnico sta dando tanto minutaggio all'ex Spezia, ma la punta fa fatica a crearsi occasioni. E così l'argentino si spenge

Italiano li aspetta. Dà loro fiducia. In qualche modo li coccola. Ma la risposta ancora non c’è. Non è arrivata. E la prestazione di ieri di Nzola è stata l’esatto opposto di quello che si aspetta l’allenatore e di cui ha un bisogno una Fiorentina in crisi di ossigeno da gol.

Così, la questione bomber comincia a friggere. Nzola sta lassù, appostato, nella sua posizione naturale (con le spalle alla porta) ma non riesce a difendere il pallone nel modo giusto, a farlo ripartire per sganciarsi e poi (e soprattutto) a metterlo dentro.

A volte, gli sono arrivati pochi palloni, è vero, ma negli altri casi (vedi appunto la prova di Frosinone), l’ex Spezia ha sofferto da matti più che a liberarsi dell’avversario diretto, a costruirsi il movimento giusto per puntare la porta.

Così scrive La Nazione. FIDUCIA NON RIPAGATA. Nzola si sta mettendo sulle spalle un peso sempre più complicato da portare (a livello psicologico), anche perché ha capito bene che Italiano più di così non può fare nei suoi confronti.

Lo fa giocare, spesso quasi tutta la partita. Una scelta che dovrebbe aiutare e responsabilizzare Nzola e che allo stesso tempo (e siamo a Beltran) sta forse mandando in affanno il rendimento dell’argentino. Perché a Frosinone, nei 10 minuti abbondanti finali, Beltran non si è visto.

L’allarme attaccanti, insomma, continua a suonare.