Intervista all’agente del terzino dell’Olympiacos in vista della finale di Conference League
Tra i giocatori che si sono messi in evidenza nella stagione dell’Olympiacos c’è anche il terzino sinistro Francisco Ortega. L’argentino classe 1999 è arrivato ad Atene la scorsa estate dal Vélez e ha collezionato 4 assist in 37 presenze, impreziosite dalla convocazione di Scaloni a novembre. Per avvicinarci alla finale contro i greci, LaViola.it ha contattato il suo agente Ignacio Vilariño:
Buon pomeriggio Ignacio, ha avuto modo di sentire Ortega in questi giorni ed è recuperato per la finale?
“Ci sentiamo tutti i giorni, ha recuperato dall’infortunio alla caviglia rimediato contro l’Aston Villa. Spera di poter giocare questa finale storica per il club. Sogna di poter vincere il suo primo titolo e il fatto che si giochi ad Atene è speciale”.
Come commenta la sua prima stagione in Europa?
“È reduce da una prima stagione positiva in Europa, si è adattato bene ed è stato anche convocato in nazionale negli scorsi mesi. Concludere la stagione con una finale europea è qualcosa di molto importante per la sua carriera”.
Quanto ha inciso l’arrivo di Mendilibar nella stagione dell’Olympiacos?
“È stato fantastico per il club: si è notato sin da subito il cambio, il suo messaggio è arrivato diretto ai nella testa dei giocatori che si sono convinti del suo pensiero. Per questo hanno saputo ribaltare alcuni risultati negativi in Conference per passare il turno e ottenere questi risultati”.
Se giocherà contro la Fiorentina, Ortega potrebbe trovarsi di fronte il connazionale Gonzalez. Ne avete parlato?
“Non ne abbiamo parlato, la cosa più importante è che Pancho sia recuperato per la finale. Sarà poi l’allenatore a decidere chi giocherà. Chiunque dovrà marcare lo farà con un livello molto alto, perché è un giocatore impressionante”.
È mai stato vicino a qualche club italiano?
“Sì, è sempre stato monitorato da club italiani. Quando giocava in Argentina lo seguiva il Torino, che era stato a vederlo dal vivo a Buenos Aires. È nel radar di vari club italiani e di altri club europei. Il fatto di giocare una finale internazionale dopo una prima stagione europea fantastica e la convocazione in nazionale lo rendono tra i profili più interessanti nella sua posizione”.
La Serie A potrebbe essere una destinazione gradita per il futuro?
“Sì, se arriverà qualcosa di concreto dall’Italia sarà valutata, come tutte le proposte che potrebbero esserci”.
Tornando alla finale vede qualche favorito?
“Sarà una partita a parte, il fatto che si giocherà ad Atene sarà speciale per i tifosi e per i greci. Sono ansioso di essere lì allo stadio con Pancho e magari di vederlo vincere un titolo che è il sogno che abbiamo”.
La Fiorentina è un club che guarda sempre con attenzione in Sudamerica. C’è qualche giocatore che consiglierebbe ai club italiani?
“Un giocatore che credo possa giocare in Italia è l’esterno Nicolas Fernandez Mercau dell’Elche. Ha già esperienza in Europa ed era stato inserito tra i pre-convocati della nazionale per il Mondiale in Qatar. Inoltre è comunitario e ha qualità diverse dalla maggior parte dei giocatori. Credo che il modo di giocare che c’è in Italia gli si addica molto”.
Di
Mattia Zupo