Le dichiarazioni in esclusiva del procuratore del nuovo attaccante viola
Un’operazione da circa 15 milioni per un giocatore giovane e di caratura internazionale, per completare e migliorare il pacchetto di esterni offensivi, ma soprattutto per alimentare le speranze europee di una Fiorentina settima in campionato. Jonathan Ikoné è una freccia in più, come lo aveva definito Italiano dopo la trasferta di Verona. Per commentare la trattativa che lo legherà a Firenze fino al 2026, LaViola.it ha contattato in esclusiva il noto procuratore Andy Bara della Niagara Sport, tra le agenzie più importanti nel panorama internazionale e che cura gli interessi dell’ex Lille:
Quando e come è nata questa operazione?
“Il primo contatto risale a 3 mesi fa, dopo la fine del calciomercato estivo, e un mese dopo hanno iniziato a parlare con il mio socio italiano Marco Busiello. Un’operazione nata grazie a Pradè, che conosco da 6-7 anni: un direttore importante in Italia e in Europa che conosce bene tutti i giocatori e ne ha fatti diventare tanti grandi. Quando mi ha chiamato sapevo che era una cosa seria, che lo aveva visto e che gli era piaciuto: questo per me è stato molto importante. Per Ikoné era fondamentale trasferirsi in un club dove c’erano persone che conoscevo”.
C’è qualche retroscena o aneddoto legato a questa trattativa?
“È stata una trattativa semplice e veloce: Pradè e Barone sono dirigenti seri e hanno sempre mantenuto la parola. Quando si lavora così non ci sono aneddoti: è stato tutto molto professionale e siamo contenti tutti, io come agente, così come Ikoné e la sua famiglia. Aspettiamo che faccia vedere sul campo tutto quello che ci si aspetta da lui”.
C’erano altre società interessate?
“Abbiamo parlato con Wolfsburg, Lipsia e Atalanta, ma Barone e Pradè sono stati i più veloci e i migliori nel portare a termine questa trattativa. La Fiorentina è un grande club e Firenze è una delle città più belle del mondo: questo ci ha aiutato nella decisione di venire qui. Ikoné voleva cambiare campionato ed era normale: ha vinto la Ligue 1 e la coppa, è un giocatore giovane ma che può diventare un top a livello mondiale. Se farà bene qui, credo che tutto il mondo ne sarà felice”.
Ha scelto Firenze e la Serie A anche per conquistarsi la convocazione al prossimo Mondiale?
“Nella Francia nessuno ha il posto garantito, ma Ikoné è un grande talento ed è solo questione di tempo. Se gioca bene alla Fiorentina, in un campionato serio come quello italiano, credo proprio di sì”.
Quali sono state le prime sensazioni del giocatore in questi giorni?
“Tutto perfetto, lui è molto felice. Ancora non parla italiano, ma credo che in un paio di mesi, quando inizierà a parlarlo poi riuscirà a far vedere tutto il suo potenziale, come è normale per qualsiasi giocatore che arriva da un altro campionato. Comunque lui parla la lingua del calcio e la parla benissimo”.
Con la Fiorentina avete parlato anche di Onuachu del Genk?
“È un attaccante con caratteristiche diverse rispetto a tanti: è forte fisicamente, ma si muove bene, sa giocare con la squadra e segna tanto. Ha segnato più di Haaland e Lewandowski, anche se in un campionato come quello belga: ma segnare 34 gol non è mai semplice da nessuna parte. Penso che stia vivendo il miglior momento della sua carriera. Ad oggi non so se potrà arrivare alla Fiorentina, io ovviamente ne sarei felice, ma non è facile perché ci sono anche società di Premier interessate”.
Di
Mattia Zupo