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Rassegna Stampa

Adani: “L’Inter si batte pressando. Europa? 7 squadre più forti, ma con l’entusiasmo…”

Daniele Adani

L’ex Fiorentina e nerazzurro, oggi opinionista tv: “Gap colmato da idee e progetto. Castrovilli e Sottil devono crescere. Cabral…”

“Come si batte l’Inter? Pressando”. Daniele Adani, doppio ex e opinionista Rai, scommette sulla Fiorentina: “Italiano — dice al Corriere Fiorentino — conosce i giocatori e sa bene come aveva impostato il lavoro con Vlahovic e come invece deve impostarlo senza di lui. Il punto è il collettivo. Dividersi onori e oneri nella manovra, nel palleggio, nello smarcamento, nell’appoggio. Un lavoro che mi sembra stia già facendo bene. Il percorso è giusto, ma richiede lavoro e tempo”.

EUROPA. La Fiorentina può raggiungere l’Europa? “Ci sono 7 squadre più forti ma può farcela, perché a volte il gap può essere colmato dalle idee, dall’entusiasmo, dalla bontà del progetto. Certo, con Vlahovic la Fiorentina avrebbe avuto più chance, ma il lavoro che sta facendo il collettivo è talmente buono che può coltivare l’obiettivo”.

CHIAVE TATTICA. “La Fiorentina non può esimersi dal pressare. L’Inter cerca sempre il palleggio e la squadra di Italiano, come ha fatto il Torino, deve aggredirla a costo di accettare l’uno contro uno in difesa. Chiaramente l’attenzione in difesa deve essere massima, perché la bravura degli attaccanti dell’Inter è massimale. Quindi serviranno pressione e attenzione nei duelli. Nelle sfumature. Nei dettagli. E poi la Fiorentina non deve rinunciare a fare il suo gioco, tenendo il ritmo alto con personalità di palleggio e cercando di combinare con gli esterni”.

FUTURO. “La Fiorentina ha una rosa competitiva, che gioca bene e che ascolta l’allenatore. E per il futuro sarebbe importante riscattare Torreira. Poi fare crescere Castrovilli, un giocatore forte che ancora non è arrivato alla sua massima espressione o che quando l’ha accarezzata, non l’ha mantenuta. E ancora far crescere Sottil, perché quando entra deve spostare gli equilibri e ancora non lo fa. Zurkowski è una mezzala di tempi e di scelte giuste, che può crescere ulteriormente e va tenuto. Gli attaccanti: Piatek lo conosciamo ed è rigenerato, Cabral invece dovrà spiegare a tutti che l’investimento è stato giusto. Ci potranno volere un paio di mesi in più, potrebbe essere necessario l’inizio della prossima stagione, ma la società ha investito su di lui e ora deve dimostrare di meritare la questa fiducia”.

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