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Acciacchi e notte in bianco: Gosens costretto a fermarsi. Ma il riscatto è sicuro

Scatta l’obbligo di riscatto per l’esterno tedesco. Palladino: “Lo ringrazio, stanotte vomitava ma ha voluto esserci”

Nella notte che ridimensiona le ambizioni di alta classifica della Fiorentina una buona notizia ha però preso forma all’interno del rettangolo di gioco dell’Olimpico, scirve il Corriere Fiorentino. Robin Gosens, infatti, in campo nei primi 45 minuti, ha raggiunto la condizione per far scattare l’obbligo di riscatto previsto nell’operazione che aveva portato in viola il classe 1994 lo scorso agosto.

La Fiorentina, così, sborserà 7,5 milioni di euro all’Union Berlino. Il riscatto — con contratto fino al 2028 — non era comunque mai stato in discussione, perché la Fiorentina ha sempre espresso il desiderio di acquistare a titolo definitivo il giocatore, indipendentemente e oltre le condizioni contrattuali previste: del resto, al Viola Park, non sono passate inosservate le doti tecniche, tattiche ma anche e sopratutto umane del giocatore.

Gol e leadership, parole e fatti, esempio e sacrificio: nella stagione del nativo di Emmerich am Rhein non è mancato niente. Come le reti pesanti, che vanno non solo contate (5 in campionato e 1 in Conference) ma anche e sopratutto pesate: Gosens, del resto, si (ri)presentò all’Italia con il colpo di testa del definitivo 2-2 in Fiorentina-Monza nel recupero, senza dimenticare i sigilli da 3 punti contro Genoa e Lecce e il punto del provvisorio 1-1 nella vittoria di Cagliari, tre gare in cui la Fiorentina aveva dovuto fare i conti con l’assenza di Kean.

Gol segnati, sì, ma anche fatti segnare, con 4 assist in A e 5 tra Conference e Coppa Italia a rendere ancor più prestigioso il bottino complessivo del tedesco. E dire che la partita di Roma — anche per una condizione non eccelsa, con un problema fisico che lo ha poi costretto al cambio all’intervallo — non è certo stata la migliore della stagione di Gosens, protagonista (suo malgrado) anche nelle due giocate in sequenza da cui è nato il gol della Roma. Prima con la chiusura su Soulè che ha però dato il là alla conclusione di Shomurodov, parata da De Gea; poi, sugli sviluppi del corner seguente, Gosens si è trovato con una duplice marcatura e, perso lo stesso uzbeko, nulla ha potuto sulla sponda da cui è poi arrivata la rete di Dovbyk. Il tedesco, con i problemi fisici accusati, si è iscritto alla già nutrita lista di giocatori da monitorare in vista del ritorno col Betis. «Lo ringrazio — ha spiegato Palladinoma non era al top perché ha avuto dei problemi e ha vomitato, già al 30esimo mi aveva chiesto il cambio».

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