Le parole del Ministro per lo sport e i giovani sull’annosa questione legata al rifacimento degli impianti calcistici italiani
“Se siamo arrivati all’idea di avere un commissario per gli stadi, che non potrà che essere un tecnico, è perché dopo 20 anni ci siamo arresi all’idea che senza sia tutto più difficile. Il commissario opererà in piena collaborazione con gli amministrazioni territoriali, garantirà l’interpretazione del ruolo finalizzato alla velocizzazione dei processi amministrativi, alla traduzione dei linguaggi dell’amministrazione pubblica con gli interessi dei privati che vogliono costruire o migliorare uno stadio“. Lo dice Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani sul ruolo del commissario per gli stadi.
Inoltre, sottolinea il ministro l’importanza di mettere a disposizione anche strumenti finanziari che consentiranno di facilitare la composizione del quadro volto alla realizzazione di opere che dovranno iniziare in tempi brevissimi, poiché entro l’ottobre 2026 la Federcalcio dovrà indicare i 5 stadi per Euro 2032. Lo riporta l’Ansa.
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Redazione LaViola.it