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Editoriali

A Milano una sconfitta scritta, la Fiorentina continua ad affondare nell’immobilismo della società. Contro il Lecce scontro salvezza (ancora con Pioli)

Una sconfitta facilmente pronosticabile e una sconfitta meritata quella rimediata dai viola a San Siro

Non è bastata una prestazione catenacciara per frenare l’Inter. La Fiorentina esce da San Siro, come si poteva facilmente immaginare, senza punti. Poco da dire sulla gara, i viola cercano di arginare l’Inter il più a lungo possibile. E ci riescono finché De Gea fa miracoli, poi anche lui deve arrendersi.

Si arrende lui, si arrende la Fiorentina. 1-2 letale dell’Inter e partita finita al settantesimo. Davvero poco da dire sulla prestazione assolutamente anonima della squadra di Pioli. 11 viola spettatori e inermi di fronte ai colpi dell’Inter.

Ma non poteva essere diversamente considerando che la Fiorentina è la seconda peggior squadra del campionato.

Ora però arriva una partita assolutamente decisiva

Archiviata la sconfitta contro l’Inter la Fiorentina si prepara a una partita già decisiva, almeno per Pioli, ma anche per la stagione dei viola. Contro il Lecce ci può essere un solo risultato accettabile: la vittoria.

Non importa come, non importa per merito di chi, importa solo fare tre punti. In qualsiasi altro caso l’esonero di Pioli sarebbe obbligatoriamente l’unica strada percorribile (e per quanto visto fino ad ora sarebbe una mossa saggia anche dopo una vittoria sul Lecce).

Il campionato della Fiorentina deve prendere una piega diversa proprio a partire dalla gara contro il Lecce. Che è una squadra viva e che, a questo punto, risulta assolutamente temibile. Ma da qualche parte i viola i punti devono farli e contro il Lecce è l’occasione per dare un senso alla stagione, almeno per cominciare a salire la classifica.

Ma la partita contro il Lecce è ben leggibile: arriveranno a Firenze a fare barricate, falli, e ripartire. Una gara spigolosa, rognosa, che potrà essere sbloccata solo da una Fiorentina mai vista in questa stagione.

Pioli si giocherà la panchina; ma doveva essere esonerato settimane fa. Ora la Fiorentina continua ad affondare e nessuno in società fa niente. La nave affonda nell’immobilismo di una società fantasma con dirigenti oggettivamente non capaci; un allenatore solo e una squadra spaesata e sempre più in crisi.

La svolta la potrebbe dare solo un cambio in panchina con un allenatore di alto rango (Mancini?). Ma chi, in società, può prendere questa decisione? Pradè non ha più credibilità e non è più spendibile; Ferrari non ha le capacità per poter prendere una decisione del genere; Commisso non si sa dove sia e cosa pensi. Andando avanti così la Serie B sarà inevitabile.

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