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58 tiri in 2 anni di A, raffica di palle perse e 1 gol ogni 329’ di media. No, Beltran non può fare il ‘nove’

Lucas Beltran - Fiorentina

Altra prova negativa per l’argentino Lucas Beltran. Quando deve fare il centravanti, il ‘vikingo’ della Fiorentina non rende

Anche a Venezia Lucas Beltran in versione centravanti ha steccato. 1 tiro in tutta la partita, ennesima gara piena di palloni persi e la sensazione, non certo nuova, che ‘Il Vikingo’ di 9 abbia solamente il numero sulla maglia.

Anche in Laguna l’argentino ha confermato tutte le difficoltà del caso nel giocare da attaccante centrale. Ruolo per cui era arrivato dal River per 12+12 milioni di euro (la seconda parte della cifra era legata a bonus non del tutto raggiunti), ma che già dopo pochi mesi Italiano decise di correggere in trequartista, sotto punta o al limite esterno offensivo nei tre dietro la punta. Lo stesso percorso lo ha fatto Palladino che, nelle prime fasi della stagione, vedeva in lui un possibile vice-Kean, salvo poi doverne arretrare il raggio d’azione sulla trequarti come il suo predecessore. Non per caso, Beltran ha messo a referto il suo periodo migliore a livello di prestazioni quando ha dovuto prendere il posto di Gudmundsson, subentrando a Lecce dopo il ko dell’islandese.

Fatica non inusuale, dicevamo. Perché così come da punta ha fatto fatica a Venezia, altrettanto aveva fatto mesi fa col TNS e svariate altre volte nel suo biennio da calciatore della Fiorentina. Tanta volontà, pressing, qualche lampo (come il gol a Cagliari o con la Lazio), ma sempre le stesse difficoltà.

Il computo del suo apporto in zona gol è eloquente. Quest’anno, considerando solamente la Serie A, Beltran ha messo a referto 1875’ diluite in 32 presenze, con a referto 27 tiri totali. In pratica, Beltran fa di media 1 tiro ogni 69’. Se si considera il rapporto tiri/gol, con le 5 reti messe a referto in questa Serie A, l’argentino ha segnato 1 gol ogni 5,4 tiri, segnando con il tutt’altro che invidiabile ritmo di 1 gol ogni 375’ in Serie A.

Dati più o meno simili a quelli dello scorso anno. Nei 1696’ messi a referto nella Serie A 2023/24, per cui con un allenatore diverso e principi di gioco offensivi differenti, Beltran riuscì ad effettuare 31 tiri e 6 reti. 1 tiro ogni 55’ di media, 1 gol ogni 283’ e 1 gol ogni 5,21 tiri (ovviamente sui dati influisce il fatto di aver giocato spesso più lontano dalla porta. Ma se due allenatori su due lo hanno spostato più indietro un motivo ci dovrà pur essere). In media, dunque, Beltran non è andato oltre la media di 1 gol ogni 329’ in Serie A da quando è arrivato a Firenze.

Resta il dubbio su come potrebbe rendere da seconda punta, magari muovendosi attorno ad un centravanti ‘vero’ come Kean. Ruolo in cui ha giocato solo per una parte di stagione quando Gudmundsson è stato ai box. Andrebbe rivisto in quel ruolo lì e in quel contesto lì (in cui Adli disegnava calcio, Dodo volava, Kean difendeva palla in modo straordinario). Una cosa, ormai, sembra non suscitare più dubbi: Beltran non può fare il centravanti. E sperando che Kean riesca a recuperare per il Bologna, nel dubbio, Beltran sarà pure squalificato, come Zaniolo. Altrimenti ci sarà da doversi inventare qualcosa.

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