Viola del futuro, diversi nodi da sciogliere ma una certezza a destra. Specie con Iachini

Pol Lirola e un ruolo da titolare nella Fiorentina che verrà. Tante scelte da prendere sul mercato, ma a destra si riparte da un punto fermo

C’è Pol Lirola nel futuro della fascia destra della Fiorentina. Tante incognite per la Viola che verrà, a partire dal futuro di Federico Chiesa, passando dalla questione centravanti (affidarsi a Cutrone-Vlahovic o prendere un bomber affermato che garantisca la doppia cifra di gol?), fino al centrocampo da rinforzare e alla situazione di Pezzella. E anche a sinistra, con Dalbert in prestito secco e l’idea Spinazzola, ci saranno scelte importanti da prendere. A destra, invece, il posto sembra proprio dello spagnolo classe ’97. Arrivato dal Sassuolo la scorsa estate, dopo l’Europeo Under 21, ha faticato ad ingranare, ma con Iachini è rinato. Condizione fisica e più coraggio, prima dello stop del campionato ha fatto intravedere le sue qualità. E gli sarà data ancora fiducia nel prossimo futuro.

PIU’ ‘IGNORANTE’. “Sì, ora sono più ignorante”, ha detto Lirola qualche tempo fa, riferendosi all’invito di Iachini che lo aveva definito “un po’ troppo timido”. Con il nuovo allenatore, che aveva già conosciuto al Sassuolo, lo spagnolo si è sbloccato: più ‘sbarazzino’ sulla fascia, più coraggio e maggiore spinta offensiva. Con la fase difensiva che, mano a mano, è migliorata. Solo l’inizio di un percorso di crescita che tutta la Fiorentina si aspetta per il prossimo futuro. È arrivato in prestito con obbligo di riscatto dal Sassuolo, un’operazione importante da oltre 12 milioni più bonus la scorsa estate. La corsia destra sarà sua anche nell’ambiziosa Viola che vuole tornare in Europa. Si è parlato di Florenzi, a gennaio come per la prossima stagione. Ma sarebbe un’opzione più come interno di centrocampo (con capacità di inserimento) che per la fascia. Dove lo spagnolo gode della fiducia di tutti.

PRIMO PER DRIBBLING. Primi mesi in viola fatti di alti e bassi, ma con le ultime partite in crescendo, per Lirola. Ventisette partite totali, un gol (quello in Coppa Italia che ha eliminato l’Atalanta) e due assist. Tra gli esterni destri del campionato, è stato di gran lunga il migliore per dribbling: 48 quelli tentati, con 35 riusciti (dati Whoscored). Cuadrado si ferma a 18 dribbling riusciti, Lazzari 16, Di Lorenzo 14. Quattordici i tiri totali dello spagnolo viola, molti dei quali nelle ultime partite (10 tiri dall’interno dell’area di rigore, solo De Silvestri ne ha fatti di più). Diverse, però, le palle perse (29), con 11 contrasti subiti. 23 i duelli aerei (11 vinti e 12 persi). 727 i passaggi totali (a buon fine 503 passaggi corti e 37 lunghi), una media di 33 a partita: non molti, ma in crescita nelle ultime gare giocate. Infine, 25 i passaggi chiave (2° dopo Candreva).

AMBIZIONE. “Abbiamo una squadra giovanissima, un mix di giovani con qualche giocatore d’esperienza. C’è un bel futuro davanti, possiamo vincere qualcosa. E’ quello a cui dobbiamo ambire”, ha detto Lirola pochi giorni fa. Ambizione trasmessa da Commisso, che vuole costruire una Fiorentina che torni in Europa. Ci sarà Iachini a guidarla? Rocco non ha sciolto il dubbio, ammettendo però essere intenzionato ad affidarsi più alle certezze di chi conosce bene piuttosto che ad un salto nell’ignoto. A meno che non si presenti l’occasione di un profilo ‘europeo’, come Spalletti o Emery come si vocifera da mesi.

CON BEPPE. “Se non si dovesse ricominciare, sarei per tenere Iachini”, ha però confessato il presidente viola. Con una squadra ‘impantanata’ nella lotta per non retrocedere ha dato comunque al gruppo una sua identità, ha conseguito un buon trend (media di 1,45 punti a partita) e soprattutto rivalorizzato diversi giocatori. Chiedere a Chiesa… oppure, proprio, a Lirola. Uno che, con Iachini, ha un feeling particolare. Se dovesse restare Beppe, avrebbe una spinta (e un ‘martello‘) in più su quella fascia destra.