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Rassegna Stampa

Viola avanti col brivido. La rimonta arriva nel finale

Beltran

Il Parma scatta con Bernabé e Bonny. Poi Nzola, Sottil e vittoria dal dischetto. Adesso nei quarti l’Inter o il Bologna

E alla fine, dopo un primo round inguardabile, le correzioni di Vincenzo Italiano alla formazione nel secondo e la reazione dei giocatori, la Fiorentina conquista i quarti su rigore (di Beltran l’ultimo decisivo) davanti a un bellissimo baby Parma, che ha avuto soltanto il difetto di non chiudere la partita nel primo round“. Così La Gazzetta dello Sport riassume la sfida di Coppa Italia tra Fiorentina e Parma di ieri sera. La vittoria permette ancora alla squadra di Italiano di cercare di prendersi la rivincita dopo la sconfitta in finale dell’anno scorso con l’Inter.

Ma per superare il Parma di Pecchia però i viola fanno tanta tanta fatica. Alla gioia per il passaggio del turno si aggiunge anche la felicità di uno Nzola che finalmente si è sbloccato. Per la capolista di B, invece, resta la consolazione di aver giocato alla pari con un rivale che gioca in Europa.

PRIMO TEMPO. Rispetto alla squadra che ha battuto la Salernitana in campionato, Italiano cambia 8/11. Pecchia addirittura 9, con ben 8 giocatori nati dal 2000 in poi. La malizia e la maturità non mancano però ai ducali, che si impongono totalmente nel primo tempo. Già dopo 10′ il Parma ha la prima occasione, con Mihaila che però si allunga troppo il pallone sul suggerimento di un ottimo Bernabé. La Fiorentina (con Mina e Milenkovic centrali) è inguardabile però e la difesa è un colabrodo. Al 22′ arriva il meritato vantaggio del Parma, con un tripla occasione costruita e chiusa da Bernabé con un gran tiro, dopo i tentativi di Benedyczak (respinto da Christensen), e Bonny (palo). Il raddoppio è quasi immediato: palla persa da Kayode su Mihaila, che serve Bonny per il 2-0. I viola non riescono a reagire, e rischiano di subire almeno altri due gol prima del fischio che sancisce la fine del primo tempo. E il pubblico del Franchi si fa sentire.

SECONDO TEMPO. A inizio ripresa Italiano rivoluziona la squadra: dentro Ranieri per l’inguardabile Mina, Infantino a destra per l’impalpabile Brekalo, Arthur in regia per Mandragora e Biraghi per un Parisi sempre superato. La Fiorentina si mostra subito più solida difensivamente, e grazie all’ingresso del brasiliano a centrocampo prova a costruire qualcosa. A meno di 10′ dalla fine, Sottil pesca Nzola al centro dell’area e l’ex Spezia fa finalmente una cosa da centravanti: stop e tiro al volo all’incrocio. Bellissimo gol, che dà nuova linfa vitale e risveglia la Fiorentina. A un minuto dalla fine poi arriva anche il pareggio grazie ad un’altra iniziativa di Sottil: cross e Osorio che tocca con un braccio. Dopo la revisione del VAR, è lo stesso figlio d’arte che va dal dischetto e batte Corvi (che va vicinissimo a parare il penalty). Da qui i supplementari, giocati a viso aperto dalle squadre, ma senza alcuna occasione. E i rigori, che premiano la Viola.

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