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Un palo e tanta corsa: riecco Castrovilli con la Primavera. Qualche chilo in meno e la stessa qualità

Nove mesi dopo il centrocampista torna in campo per una gara ufficiale (ma di Primavera): pronto per la Roma

Sulla schiena non più la dieci, ma la venti. Sul viso uno sguardo determinato. A primo impatto è un Gaetano Castrovilli decisamente diverso, soprattutto nel fisico (più magro rispetto al solito), quello che si ripresenta in campo a 276 giorni dall'ultima volta.

Tra quel Sassuolo-Fiorentina, ultima gara ufficiale giocata, datata 2 giugno 2023, e questo Milan-Fiorentina, match valido per la Primavera, è cambiato tutto intorno al centrocampista pugliese, scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

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UN PALO E TANTA CORSA. La prova di Castrovilli, all'interno di una convincente vittoria degli uomini di Galloppa, che vincono a domicilio sul campo del Milan per 4-1, dura un'ora. Sessanta minuti di corsa e coinvolgimento nel gioco di squadra: parte da trequartista nel 4-2-3-1 di Galloppa, schema similare a quello di Italiano in cui il classe '97 ricopre il ruolo di Beltran e Bonaventura.

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Il tocco è sempre felpato, degno dei grandi artisti, come si vede quando al 19' con una sventagliata di trenta metri manda in porta Sene, poi fermato dalla difesa di casa; o quando a pochi istanti dalla fine del primo tempo, colpisce un palo direttamente su calcio d'angolo sfiorando il gol olimpico.

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Alla qualità, che non si insegna né si perde, Castrovilli aggiunge anche una discreta quantità, intesa come corse in ripiegamento e duelli fisici che testimoniano come il calciatore sia pronto, sia di gamba che di testa. Castro può ripartire, stavolta senza più la sensazione di centralità in un progetto tecnico che lo aveva escluso in estate.

Quello tra Castrovilli e la Fiorentina rimane un rapporto logorato da un rinnovo di contratto in stallo da ormai due anni, un rapporto che però in questo periodo è tornato a riscaldarsi. La società ha messo a disposizione tutte le nuove attrezzature del Viola Park; Castro dal canto suo, durante la rincorsa per il ritorno, ha maturato l'idea di volersi riprendersi la maglia viola.

Che non sarà più la dieci, ma la diciassette: un numero ad hoc scelto per battere la sfortuna. La volontà adesso è quella di rimettersi a disposizione il prima possibile, di poter rappresentare un jolly, quantomeno in campionato (vista l'esclusione dalla lista Uefa) per il rush finale.

Con la Roma potrebbe essere di nuovo convocato.


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