Un mese per capire l’obiettivo della Fiorentina: in sette partite Palladino si gioca (quasi) tutto

Il tris Como-Verona-Lecce, la Conference, gli scontri con Napoli, Juve, Atalanta e Milan. E’ il momento della verità

Un mese per capire quale potrà essere il reale obiettivo della Fiorentina in questa stagione. È il crono programma che il Palladino traccia dalla sala stampa del Viola Park. Sette gare: cinque di campionato, due di Conference League che metteranno in palio i quarti di finale prima della sosta che sarà il momento per mettersi a sedere, valutare e indicare il traguardo più ambizioso (e concretamente realizzabile) da raggiungere. Così scrive La Repubblica.

NUOVI EQUILIBRI. La sconfitta di lunedì sera al Meazza non ha ridimensionato i viola, anzi. Le tre vittorie di fila precedenti hanno restituito al tecnico e ai suoi giocatori la gioia di poter archiviare il periodo più complicato. Nuovi equilibri, nuovi automatismi, nuovi innesti arrivati dal mercato invernale. Domani (ore 12.30) arriverà a Firenze il Como di Fabregas. Idee chiare, progetto a lungo termine, filosofia di gioco che non sta pagando quanto espresso ma che fa intravedere margini di crescita enormi. Sarà l’occasione anche per rivedere al Franchi l’ex Ikonè, trasferitosi a gennaio. Per Palladino una rosa quasi al completo, eccezion fatta per Adli che prosegue il suo lavoro personalizzato. Pablo Marì è pronto per la convocazione mentre Gudmundsson non è ancora al top.

CICLO CRUCIALE. “La prossime sette partite saranno molto importanti — ha detto Palladino —. Uno step fondamentale per la nostra stagione, anche se non decisivo. Dopo queste gare possiamo dare un obiettivo finale alla squadra. I ragazzi sono consapevoli di queste prime tre partite per dare un segnale al nostro campionato”. Il tecnico si riferisce alle sfide contro Como, Verona e Lecce prima dei quattro scontri d’alta classifica (Napoli, Juventus, Atalanta e Milan) che aspettano i viola. Un passo alla volta, però. Così ragionano le grandi squadre.