C’era una volta una Fiorentina che strappava applausi in Italia e in Europa, c’era Andrea Della Valle (e talvolta pure il fratello Diego) che non saltava una partita al Franchi a meno di impegni improcrastinabili e trascorreva ogni vigilia insieme alla squadra, c’era uno stadio sempre pieno e appassionato. E un mercato che portava pezzi da novanta – Toni, Mutu, Gilardino, Jovetic, Mario Gomez – alimentando sogni, speranze, ambizioni. Fino a poco tempo fa c’era tutto questo, ora non più. Nonostante gli sforzi dei dirigenti di stanza a Firenze, l’impegno dell’attuale allenatore, la buona volontà di un gruppo di giocatori rinnovato e perlopiù giovane, la Fiorentina appare ai suoi sostenitori senza più grandi prospettive. Una nave senza timoniere.
Negli ultimi 2 anni i costi sono stati dimezzati su input dei proprietari che dallo scorso giugno, in risposta ai contestatori, hanno messo in vendita il club, il monte ingaggi è diventato il 9° della A e di contro la squadra ha perso competitività. Oggi ci sono realtà che non hanno di più introiti dei viola eppure stanno davanti e paiono aver più voglia di fare e guardare avanti.
Di
Redazione LaViola.it