Quattordici nuovi arrivi dopo la smazzata che ha rivoluzionato il gruppo viola, demolendo lo zoccolo duro legato a Sousa e di fatto aprendo un nuovo ciclo dopo quello – a tratti elegantissimo – che con Montella e il tecnico portoghese ha avuto soprattutto il difetto di non portare a casa un trofeo. Corvino ha ridisegnato la squadra partendo in anticipo dalla difesa (Vitor Hugo, Gaspar, Milenkovic) e in corso d’opera alcuni rimbalzi hanno parzialmente cambiato i piani; i «no» più pesanti sono arrivati da Emre Mor e Jesé Rodriguez, ma anche il terzino milanista Antonelli ha ricordato che la Fiorentina può anche non essere un punto di arrivo così appetibile. Entusiasti però i giocatori che sono arrivati a Firenze: da Eysseric a Veretout, da Benassi a Biraghi, da Dias a Simeone («Firenze è stata la mia scelta, ringrazio chi mi ha permesso di essere qui»). L’innesto di Pezzella ha aggiunto solidità al reparto che più di ogni altro ha sofferto (57 reti prese dalla difesa), ma la scommessa complessiva riguarda tutto l’assetto: la Fiorentina con 24,7 anni di età media ha la rosa più giovane d’Italia e sono tante le scommesse, almeno per quanto riguarda l’esperienza nel nostro campionato. La vera ambizione dunque è questa: trovare subito un’identità con tanti giovani di talento, o di buone speranze, questo si vedrà. Così Angelo Giorgetti sul Qs-La Nazione analizzare il mercato svolto fino a oggi da Pantaleo Corvino
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Tanti giovani a caccia di un’identità: questa la vera scommessa di Corvino e Pioli
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Redazione LaViola.it