Tanti attaccanti in campo, nessun gol. Mira da rivedere, soprattutto per Kean. La Fiorentina cerca la svolta, anche davanti
Trattasi di dati parziali e probabilmente poco indicativi, visto e considerato che si sono disputate solamente 3 gare di campionato. Tuttavia, la Fiorentina non ha propriamente fatto sfavilli nella fase offensiva, né col Napoli sabato né prima con Cagliari e Torino.
Se si guarda ai numeri dei primi 180’ di Serie A, la squadra di Pioli ha messo a referto 39 conclusioni totali, 10° valore assoluto del campionato. 2 gol fatti, 1 da Mandragora e 1 da Ranieri, nessuno dagli attaccanti. Il tutto nonostante dal 1’ abbiano giocato a Cagliari Kean e Gudmundsson, a Torino Gudmundsson dietro a Kean e Piccoli, col Napoli Dzeko-Kean nel primo tempo, Kean-Piccoli nel secondo.
Nello specifico, se si guarda la precisione delle conclusioni spicca il dato dei soli 8 tiri nello specchio sui 39 effettuati, solamente in tre hanno fatto peggio. Solo il 20% delle conclusioni ha centrato la porta, l’80% no. Non propriamente poco. Kean, ad esempio, sui 10 tiri totali effettuati in 9 non ha beccato lo specchio.
Poco e mal serviti? In parte. Tra le difficoltà sotto porta evidenziate sin qui dalla Fiorentina c’è anche la scarsissima precisione in zona tiro/gol degli attaccanti viola. Su tutti Kean, come detto sopra, ma anche Piccoli, Gudmundsson e Dzeko. Tutti aspetti su cui ci sarà da migliorare, nella fase di ultimo passaggio per le punte, di intesa tra di loro e anche in quella di finalizzazione.
Di
Gianluca Bigiotti