Quello di ieri per Sottil è stato il gol numero 15 della carriera con la maglia della Fiorentina. Il primo in questa Serie A 2024-25, il quinto di questa stagione
Fare un gol alla Juventus, oltretutto decisivo ai fini del risultato, non è mai banale. Se indossi la maglia della Fiorentina ancor di più. Per Riccardo Sottil la rete segnata coi bianconeri ieri ha molteplici significati.
NUMERI. Quello di ieri è stato il gol numero 15 della sua carriera con la maglia della Fiorentina. E’ stato il primo in questa Serie A 2024-25, il quinto di questa stagione considerando campionato e coppe. Fin qui aveva segnato con Empoli in Coppa Italia, col Puskas Academy e 2 volte col Lask Linz in Conference League, ma non aveva ancora siglato un gol in questa Serie A.
RECORD. Col gol messo a segno alla Juventus, Sottil ha già raggiunto il suo miglior bottino di reti in una singola stagione della carriera. Era arrivato a 5 l’anno scorso (Cukaricki e Club Bruges in Conference League, Salernitana, Parma in Coppa Italia, Sassuolo), arrivando a 4 nel 2021-22 (Inter, Sampdoria e Cagliari in campionato, col Benevento in Coppa Italia), mentre nel 2022-23 si era fermato solo ad 1 gol (col Lech Poznan in Conference League). 4 reti le aveva segnate anche nell’anno a Cagliari. Tutte le precedenti stagioni sono state contraddistinte da vari infortuni, alcuni anche lunghi (tanto da finire sotto i ferri per ernia al disco).
CONTINUITA’. Il gol segnato contro la Juventus, tuttavia, non ha valenza solo statistica, ma arriva in uno dei momenti migliori che Sottil sta vivendo da quando è approdato in prima squadra. Il passo successivo è continuare su questo trend, trovando quella continuità che da anni è sempre mancata. Sperando anche in una dose di buona sorte alla voce infortuni, il momento dell’esplosione di Sottil potrebbe essere arrivato. Colpi e qualità non sono mai stati in discussione, neppure quando Palladino lo aveva relegato in panchina dopo averne tessuto le lodi in estate. Poi il cambio di marcia, fino al gol alla Juve. Sperando che sia solo un punto di partenza.
Di
Gianluca Bigiotti