Cristina Ambrosini parla del nuovo Dall’Ara e del ruolo della Soprintendenza nel tutelare i beni storici del nostro paese
Cristina Ambrosini, Soprintendente di Bologna, ha parlato a Lady Radio. Ecco le sue parole: “L’iter ancora a Bologna non si è concluso, ma il Dall’Ara è un bene culturale, così come il Franchi a Firenze. L’iter ha coinvolto la Soprintendenza già da alcuni anni, per il riammodernamento dello stadio. La città vuole continuare a vivere con lo stadio Dall’Ara”.
VINCOLI SUL DALL’ARA. “I vincoli erano ad esempio il rendere visibile la facciata monumentale realizzata con mattone bolognese. Poi l’attenzione alla costruzione storica con le gradinate storiche già conservate nei decenni passati. L’obiettivo è avere un risultato armonico e non stridente, per uno stadio integrato nel quotidiano della vita della città”.
DECRETO SEMPLIFICAZIONI. “Non conosco nel dettaglio le proposte che riguardano il restyling di stadi storici, ma sicuramente la possibilità di avere finanziamenti mirati e la possibilità di intervenire su questi impianti sarà importante perché si potrà intervenire sul costruito storico con maggiore consapevolezza e scelta. Come ha detto Pessina, ciò impatterà sul nostro operato sulle tempistiche. Il fare in fretta non è sempre il meglio per la tutela degli impianti, condivido quanto detto da Pessina. Le Soprintendenze che hanno un rapporto quotidiano con il territorio di competenza si inseriscono nel ruolo di ascolto e un ruolo costituzionale che deve tutelare il patrimonio per tutti noi, come dice la Costituzione. Tutto ciò che ci viene assegnato per essere tutelato, deve essere vigilato da noi nelle trasformazioni in processi che vanno accompagnati. Massima attenzione da parte nostra perché questi processi avvengano nel rispetto delle normative vigenti. Senza dimenticarci che abbiamo un patrimonio che ci rende altamente responsabili. Non sempre fare in fretta è sinonimo di fare bene”.
Di
Redazione LaViola.it