Serve tanta pazienza per questa Fiorentina in costruzione

Montella adesso avrà due settimane di tempo per riflettere sulle scelte fatte. La partita di Dragowski: non inizia bene ma poi si riscatta

Se quello che sembra il peggiore diventa poi il migliore, significa che la Fiorentina deve capire che cosa diventerà da grande e anche da adolescente. Dragowski è vestito come un gelataio ma fa il portiere: prima si sdraia male sul colpo di testa di Zapata, sul quale arriva in ritardo con un carico imprevisto di bambagia nelle mani, poi però ci sono almeno cinque colpi decisivi contro Radovanovic (2 volte, la seconda con riflessi da playstation), Pinamonti, una smazzata sulla linea di porta e una deviazione super nella ripresa durante lo strapotere degli altri. Non una grande consolazione avere un numero 1 costretto a fare così spesso il proprio mestiere.

I meriti del Genoa, le colpe della Fiorentina e il ritardo con cui è stata presa la prima decisione per combattere e smazzare l’imbarazzo che stava avvolgendo la squadra, presa a pallonate dal Genoa nei primi quindici minuti della ripresa. Montella, come ricorda il Qs-La Nazione, è passato al 3-4-3 con Dalbert e poi l’aggiunta di Ribery e Vlahovic per Sottil e Boateng. Scelte che hanno scosso un poco la squadra, capace di accorciare grazie al rigore innescato proprio da Ribery e Dalbert. Un caso? Perché non intervenire in anticipo per sostituire giocatori evidentemente fuori dalla partita? Montella avrà quasi due settimane a disposizione per riflettere sulle proprie scelte e dovrà fare particolarissima attenzione perché il prossimo avversario a Firenze si chiamerà Juventus.

Insomma, premessa su Drago per ricordarci che la passione di Firenze – anche ieri mille tifosi, sempre positivi, sempre contenti nonostante il secondo ko – è un compagno di viaggio che deve stimolare ancora di più chi sta cercando di costruire una formazione capace di reggere il passo con la rinascita della passione.