Il ko di Monza allontana ancora di più i viola da un possibile piazzamento europeo in campionato: restano solo le coppe per sognare
Semaforo rosso. La Fiorentina si ferma a Monza. E, al netto di tribunali e penalizzazioni varie, alza bandiera bianca. Per tornare in Europa insomma, salvo sorprese, non restano che le coppe. Mica poco, sia chiaro. «Basta» ritrovarsi alla svelta. Buttandosi alle spalle due sconfitte consecutive che forse non bastano a far scattare l’allarme, ma certo devono servire come sveglia. Scrive il Corriere Fiorentino.
Perché con la Cremonese, e nel doppio confronto col Basilea, cali di tensione come quello di ieri o quello con il Lech costerebbero carissimi. Del resto, che siano Conference e Coppa Italia le priorità, è abbastanza evidente. Basta pensare alle scelte di Italiano. Che in vista della semifinale di ritorno di giovedì ieri ha preferito per esempio risparmiare il suo gioiello più prezioso (Nico Gonzalez). E non ha rischiato Ikoné. Recuperato, ma reduce da una settimana non semplice.
Al loro posto, sugli esterni, si son rivisti Kouame e Saponara. Che al contrario, nelle ultime settimane, erano praticamente usciti dalle rotazioni. Per il resto, niente di troppo sorprendente. In difesa Milenkovic ha vinto il ballottaggio con Igor. Mentre Mandragora è stato chiamato agli straordinari. In totale comunque, erano i sei i cambi rispetto alla sfida con il Lech. Non una rivoluzione insomma, ma certo un turnover abbastanza spinto.
Di
Redazione LaViola.it