Sei tifosi viola arrestati in Portogallo dopo gli scontri: la Curva lancia la raccolta fondi

I disordini di ieri a Braga tra tifosi viola e forze dell’ordine hanno portato a sei arresti. Parte la racconta fondi per le spese legali necessarie per liberarli

Gli scontri tra tifosi viola e forze dell’ordine a Braga prima della partita di Conference League hanno portato a quattro feriti e sei arrestati. La Curva Fiesole, attraverso i propri profili social, ha così lanciato un appello per raccogliere i fondi necessari a pagare le spese legali di questi ultimi.

Questo l’appello del tifo organizzato: “Sei dei nostri ragazzi si trovano in questo momento in stato di arresto a Braga. Questa mattina verranno processati per direttissima e le ingenti spese legali ci vedono costretti a chiedere una mano a tutti. Dopo i vili attacchi della polizia al corteo diretto allo stadio, colpendo chiunque indistintamente, non possiamo cedere di un millimetro neanche sul campo giudiziario: ogni cifra donata sarà utilizzata per le spese legali, ogni vostro contributo sarà fondamentale: AIUTATECI A RIPORTARE A CASA I NOSTRI RAGAZZI!“.

Stando alle ricostruzioni delle autorità, alcuni gruppi di tifosi della Fiorentina e dello Sporting Lisbona (gemellati) avrebbero tentato di uscire dal percorso predisposto e sarebbe stata quella la miccia delle prime baruffe. Con l’accensione di fumogeni e petardi, aste di bandiere usate come oggetti contundenti da parte dei sostenitori viola e soprattutto l’utilizzo di proiettili di gomma da parte delle forze dell’ordine che, nell’immediato, non hanno portato a conseguenze fisiche. Il copione si è ripetuto anche all’esterno dello stadio Municipal, dove in virtù di alcuni ritardi nel prefiltraggio per accedere al settore ospiti (la curva viola è riuscita a entrare al 25’ del primo tempo) si sono registrati attimi di tensione. Un gruppo di tifosi ha provato a sfondare un cancello nei pressi dei tornelli, innescando la reazione della polizia che ha esploso altri proiettili di gomma. All’esterno del Franchi in nottata è comparso anche uno striscione che recita: “Liberate i nostri fratelli“.