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Saponara: “Mi sentivo in debito con Firenze e vorrei continuare qui. Per l’Europa rinuncerei al sushi”

Le dichiarazioni del trequartista viola in vista del derby con l’Empoli

L’esterno offensivo della Fiorentina, Riccardo Saponara ha parlato a RTV38:

“La partita di Milano ci ha dato tanta consapevolezza. Per quel che si è visto in campo potevamo portare a casa qualcosa in più, ma ci ha permesso di vivere la sosta serenamente. Il mister comunque non ha mai abbassato i ritmi”.

OBIETTIVO. “Volevamo migliorare le scorse stagioni a inizio anno. Il nostro obiettivo è vincere ogni partita. Proviamo a vincerle tutte e a fine stagione vedremo dove saremo. A Torino vogliamo ribaltare il risultato. L’Europa? Proveremo a giocarcela fino alla fine. Fioretto? Sì, perché no, ancora non ci ho pensato. A me ogni tanto piace andare a mangiare il sushi e rinunciarci potrebbe essere quello”.

ITALIANO. “Il suo metodo di lavoro è rimasto intatto rispetto allo scorso anno, sicuramente confrontandosi con giocatori diversi fa venir fuori sfaccettature diverse. E’ bravo a far capire le sue idee, ma anche ad adattarsi alle qualità dei giocatori. Sono sicuro che avrà una carriera rosea, anche se è ancora giovane”.

PUNTO DI RIFERIMENTO. “Quando ero più giovane avevo un carattere molto particolare, che ho ancora ora, ma sono cresciuto tanto. Era difficile entrare dentro di me e correggere i miei difetti. Ora sono consapevole del mio percorso, e so che uno più giovane ha bisogno di una pacca sulla spalla o di sentirsi dire le cose in maniera più dura. Per l’affetto che ho nei miei compagni prendo il rischio anche di prendermi il muso o una parolina di troppo. Me la prendo anche con Rosati, che però accetta molto meno i miei consigli. Quando vedo la voglia di migliorare e crescere sono molto contento”. 

VLAHOVIC. “E’ dispiaciuto a tutti quando è andato via. Gli voglio un gran bene. E’ un giocatore fenomenale, sicuramente ha cambiato il volto della squadra. Siamo stati chiamati a un miglioramento generale. Gli auguro le migliori fortune”.

AMRABAT.Chi è più bello? Indubbiamente io. Ridiamo spesso della somiglianza. E’ un bravissimo ragazzo e gli voglio bene”.

FIRENZE.Ho instaurato un grande legame sin da subito con Firenze, nonostante gli anni in prestito. Ho piantato delle radici, con le amicizie e con la casa che mi vanto di avere qui. Per me è diventata una seconda casa. Quest’anno mi sto togliendo la soddisfazione di dare il mio contributo, cosa che mi è rimasta un po’ nel gozzo negli anni, perché c’erano tante aspettative e ho faticato negli anni. Non me l’aspettavo quest’anno di poterlo fare, invece poter aiutare mi rende orgoglioso. Mi sentivo in debito verso chi ha investito su di me e per la città e questi colori. Voglio dare continuità a quello che sto facendo, nelle prestazioni, con assist e gol se possibile, vorrei continuare così la mia carriera. Credo di aver raggiunto la maturità tale da divertirmi e e determinare nelle partite. Mi piacerebbe tantissimo continuare a Firenze”.

 

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