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Rompere il tabù trasferta per non precipitare. Novembre il mese nero di Pioli, ma ora servono punti

A caccia della prima vittoria in trasferta: prima il Frosinone, poi il Bologna. La Viola scivola in classifica, serve reagire. E Pioli deve superare le difficoltà di un Novembre storicamente avaro di punti.

Tre punti nelle ultime quattro gare, tre pareggi per 1-1 con altrettante rimonte subite. La Fiorentina ha bisogno di punti, oltre che di gioco e convinzioni. Già, certezze smarrite dopo un avvio piuttosto brillante di campionato. La zona Europa ancora a portata di mano, ma intanto i viola sono passati nel giro di un mese dal terzo all’ottavo posto. Senz’altro uno scivolone che non ha fatto piacere e ha riportato qualche malumore generale.

INVOLUZIONE. Il tutto unito ad una squadra che invece di crescere si sta pian piano involvendo. Una squadra costruita su un tridente d’attacco che non determina e non segna. E diverse piccole preoccupazioni estive che stanno tornando a galla, visto che dei nuovi arrivati praticamente nessuno sta facendo la differenza. Da Pjaca a Gerson, da Mirallas ad Edimilson Fernandes, fino a Norgaard, Ceccherini ed Hancko. Anche Lafont nel primo impatto ha fatto vedere buone cose ma anche fatto perdere qualche punto, ma è giovanissimo e come investimento futuribile qualche attenuante va concessa. Insomma, nello spendere 8 milioni per un portiere classe ’99 si sapeva di poter pagare qualcosa sul rendimento immediato.

DOPPIA FACCIA. L’1-1 contro la Roma ha lasciato l’amaro in bocca e la rabbia nei giocatori, “segno buono” secondo Pioli nel percorso di crescita. Sì, perché effettivamente i giallorossi sono costruiti per fare ‘un altro campionato’, e i viola hanno giocato per larghi tratti alla pari. ‘Rischiando’ appunto di vincere. Al Franchi, del resto, la Fiorentina ha raramente steccato fin qui: 14 punti in 6 gare casalinghe, solo Juve e Napoli hanno fatto meglio fin qui con 16 punti interni. Secondo miglior attacco (14 reti, ma 6 solo al Chievo) e seconda miglior difesa (3 reti subite) in casa. Diametralmente opposto il discorso lontano dal Franchi: appena 2 punti in 5 trasferte, nessuna vittoria e tre ko (comunque su campi difficili come Napoli, Milano con l’Inter e Roma con la Lazio). Per intendersi, fuori casa la Fiorentina ha il ritmo di Bologna ed Empoli: peggio ha fatto solo il Chievo. Appena 3 gol fatti, 6 reti subite.

CAMBIARE RITMO. Per questo serve assolutamente rompere il tabù trasferta. Trovare la prima vittoria lontano dal Franchi. Venerdì la Fiorentina giocherà l’anticipo a Frosinone, la prima di due trasferte delicate con bottino pieno richiesto (tra le mille insidie). Una gara-trappola con ambiente caldo (atteso boom di tifosi ciociari) e una squadra in forma e affamata di punti (5 punti nelle ultime 3 gare). Insomma, guai a sottovalutare Sportiello e compagni, in una partita che si prospetta molto insidiosa. In Serie A non esistono gare facili o scontate alla vigilia, specie per una Fiorentina che deve provare a superare le proprie difficoltà. Pioli ha già avvertito i suoi: servirà una vera prova di maturità, prima dal punto di vista dell’atteggiamento e poi sul piano tecnico. Sbagliare la partita a Frosinone farebbe precipitare i viola. Non solo in classifica, ma anche – e soprattutto – per morale e convinzioni.

NOVEMBRE NERO. Non solo tabù trasferta. Pioli dovrà riuscire a riscattare anche un Novembre storicamente molto complicato per le sue squadre. Andando a vedere i numeri, è proprio il penultimo mese dell’anno il periodo in cui le formazioni guidate dal tecnico ex Inter e Lazio raccolgono meno punti. Appena 53 punti nelle 58 gare di campionato che Pioli ha guidato dalla panchina nel mese di Novembre delle diverse stagioni, una media di appena 0,91 punti a partita. Ovviamente le motivazioni possono essere molteplici e specifiche da situazione a situazione, ma restano appena 10 le vittorie in questo periodo dell’anno per il tecnico ora in viola: una ogni sei gare giocate in questo mese. Un trend nettamente inferiore a qualsiasi altro periodo dell’anno (in nessun altro mese Pioli ha raccolto così poco – tranne Agosto e Giugno in cui si giocano pochissime gare -, mentre il 2° mese meno produttivo è Febbraio, con una media comunque di 1,22 punti a gara). E un ritmo confermato anche alla Fiorentina: pareggio sabato 3/11 con la Roma, mentre lo scorso anno a Novembre arrivò il ko 4-2 al Franchi proprio con i giallorossi oltre che gli 1-1 contro Spal e Lazio.

CLASSIFICA. Statistiche e numeri che la Fiorentina e Pioli devono superare. Frosinone e poi Bologna: due trasferte ‘alla portata’ con un unico risultato utile, ma anche due partite in cui i viola dovranno giocare tra mille difficoltà. Proprie e dovute agli avversari, che difficilmente regaleranno qualcosa. Steccare ancora, però, farebbe regredire ancora l’autostima di Simeone e compagni. Con uno sguardo anche alla classifica, visto che nel prossimo weekend si giocano molte sfide incrociate tra media-alta graduatoria: Atalanta-Inter, Milan-Juve, Sassuolo-Lazio, Roma-Samp, Torino-Parma. Occasione, insomma, per rosicchiare qualche punto a diverse avversarie. A patto di rivedere sprazzi della miglior Fiorentina. Molto passa da qui. Perché andare alla sosta perdendo altro terreno dall’Europa non sarebbe proprio il massimo.

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