Tra i Della Valle e Commisso l’ex ds è stato un decennio in viola
Pradé saluta dopo sei anni intensi: tornato nel 2019 con il cambio di proprietà, aveva avuto il compito di gestire il mercato, dapprima con Barone, poi, con la scomparsa dell’ex dg, in prima persona come responsabile dell’area tecnica. Così scrive La Repubblica.
EUROPA. Da un punto di vista sportivo nei sei anni della sua seconda repubblica viola ha centrato quattro volte l’Europa sul campo, giocato tre finali — tutte purtroppo perse — e lottato per la salvezza o per campionati tranquilli solo nelle prime due annate. Se si sommano anche i primi anni alla Fiorentina, i quattro anni dal 2012 al 2016, Pradé ha messo insieme 8 qualificazioni in Europa su 10 campionati al timone, dividendosi tra colpi sicuramente interessanti — da Pizarro a Borja Valero passando per Rossi, Gomez e Cuadrado prima, Kean, De Gea, Gosens e Gudmundsson poi — a operazioni sbagliate, con tanti esborsi economici e poca resa, da Boateng a Duncan, passando per Pedro, senza tralasciare la cessione di Vlahovic alla Juventus a gennaio sostituito da Cabral, poi da Nzola e Jovic. La scorsa estate, per rispondere alle critiche feroci, aveva impostato un rilancio fatto di Pioli in panchina, garanzia di esperienza e conoscitore della piazza, ma soprattutto spendendo 92 milioni, tra riscatti e nuovi acquisti, Piccoli fra tutti, il più pagato della gestione Commisso
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Redazione LaViola.it